Forum Patriottismo - Patria, Nazione, Irredentismo, Italia, Tradizione, Storia, Geografia, Cultura, Politica, Attualità, Società

Kobarid, prime ore del 24 ottobre...

« Older   Newer »
  Share  
Romanoitalo
view post Posted on 20/10/2010, 20:42






...del 1917: un violentissimo fuoco di artiglieria investe l'intero fronte italiano tra la conca di Plezzo e la testa di ponte di Tolmino (32 km circa), un tiro di distruzione - anche con granate a gas - durato dalle 2 alle 6, seguito poco dopo da un breve tiro di concentrazione su obiettivi più specifici, quindi le avanguardie della appositamente neocostituita XIV Armata mista austrotedesca irrompono di slancio oltre le nostre linee, sfruttando il drammatico caos che vi regnava, ma anche adottando una nuova tattica (l'infiltrazione di piccole colonne mobili di truppe ben armate in profondità, avanzanti dalle vallate e non già per le linee di cresta delle montagne, per scompaginare lo schieramento nemico e lasciare poi al grosso dell'esercito il compito di "ripulire" le sacche venutesi a creare), elaborata dal vero responsabile di quel piano, il generale tedesco Krafft von Dellmesingen, Capo di Stato Maggiore dell'armata.

Gli effetti sono subito tremendi ed estesi, ma incidono anche inefficienze e codardie varie da parte dei comandi italiani: Capello, comandante della II Armata - la più grossa, e quella direttamente investita dall'offensiva - , bloccato a letto da una nefrite, aveva nei giorni precedenti dato ordini contrari alle disposizioni difensive di Cadorna, Badoglio poi fu irreperibile per tutta la giornata (ed il suo XXVII Corpo d'Armata rimase senza ordini). Nei giorni immediatamente successivi poi si assistette ad un caotico accavallarsi di ordini e contrordini, tra il Generalissimo Cadorna, il sostituto di Capello al vertice della II Armata, Montuori, e lo stesso Capello, che ebbe per risultato la perdita di diverse, preziosissime ore nel corso delle quali il nemico avanzante giunse di slancio oltre la linea del Natisone, obbligando quindi Cadorna a disporre infine per la ritirata generale non già dietro il Tagliamento, bensì dietro la nuova linea del Piave.

L'intera II Armata - 700000 soldati dei 1500000 totali allora schierati al fronte - andò persa, tra catturati e sbandati, e la successiva, drammatica, cruciale "Battaglia d'attrito" (dal 9 al 26 novembre '17) fu (felicemente) guidata dal nuovo comandante in capo, il napoletano Armando Diaz.

Da allora, molteplici e non di rado assai discordanti chiavi di lettura su quell'evento fatidico: voi cosa ne pensate?
 
Top
GIUSEPPE MAZZINI
view post Posted on 20/10/2010, 20:52




gravi deficenze del comando supremo,tattiche operative superate ,modo di gestire la disciplina dei soldati semplicemnete scellerato
 
Top
Romanoitalo
view post Posted on 20/10/2010, 21:06




CITAZIONE (GIUSEPPE MAZZINI @ 20/10/2010, 21:52)
gravi deficenze del comando supremo,tattiche operative superate ,modo di gestire la disciplina dei soldati semplicemnete scellerato

____________________________________________________


Già...

Pensa che ad es. Cadorna fin dal 26 settembre aveva ordinato a tutti i comandi inferiori di tenere un contegno difensivo, poichè l'Ufficio Situazione (=il controspionaggio militare) lo aveva informato della probabile, imminente offensiva nemica, ma Capello a sua volta dispose perchè...fossero economizzati i proietti dell'artiglieria, ed in ogni caso non si sparasse coi grossi calibri se non dietro sua esplicita autorizzazione.

Così non vi fu pressochè alcun tiro di controbatteria da parte italiana, fondamentale quantomeno per rallentare il ritmo del bombardamento nemico...

E Badoglio, che pure ben sapeva quanto fosse imminente l'offensiva nemica, quella notte andò a dormire presto e perdipiù al suo posto di comando arretrato di Osti Kras, presto tagliato fuori da ogni comunicazione - telefonica e telegrafica - dal violento fuoco nemico: fu rintracciato solo verso la mezzanotte...!

Per tacere di Cadorna che, da vecchio militare tutto d'un pezzo - autoritario e vanaglorioso - diede la colpa della rotta alla scarsa combattività delle truppe (accusa del tutto priva di fondamento: vedansi i combattimenti - cruciali - presso la stretta di Saga del 27/28 ottobre).
 
Top
GIUSEPPE MAZZINI
view post Posted on 20/10/2010, 21:18




CITAZIONE (Romanoitalo @ 20/10/2010, 22:06)
CITAZIONE (GIUSEPPE MAZZINI @ 20/10/2010, 21:52)
gravi deficenze del comando supremo,tattiche operative superate ,modo di gestire la disciplina dei soldati semplicemnete scellerato

____________________________________________________


Già...

Pensa che ad es. Cadorna fin dal 26 settembre aveva ordinato a tutti i comandi inferiori di tenere un contegno difensivo, poichè l'Ufficio Situazione (=il controspionaggio militare) lo aveva informato della probabile, imminente offensiva nemica, ma Capello a sua volta dispose perchè...fossero economizzati i proietti dell'artiglieria, ed in ogni caso non si sparasse coi grossi calibri se non dietro sua esplicita autorizzazione.

Così non vi fu pressochè alcun tiro di controbatteria da parte italiana, fondamentale quantomeno per rallentare il ritmo del bombardamento nemico...

E Badoglio, che pure ben sapeva quanto fosse imminente l'offensiva nemica, quella notte andò a dormire presto e perdipiù al suo posto di comando arretrato di Osti Kras, presto tagliato fuori da ogni comunicazione - telefonica e telegrafica - dal violento fuoco nemico: fu rintracciato solo verso la mezzanotte...!

Per tacere di Cadorna che, da vecchio militare tutto d'un pezzo - autoritario e vanaglorioso - diede la colpa della rotta alla scarsa combattività delle truppe (accusa del tutto priva di fondamento: vedansi i combattimenti - cruciali - presso la stretta di Saga del 27/28 ottobre).

cadorna si credeva talmente onnipotente da non rispondere nemmeno al parlamento...dovette essere il re in persona a rimuoverlo di autorita
 
Top
Romanoitalo
view post Posted on 20/10/2010, 21:51




Cadorna oltre ad essere il classico militare aristocratico tutto d'un pezzo, era pure ossessionato dalla "lezione del 1866", quando la mancata unità di comando tra Cialdini e La Marmora (ci) portò alla sconfitta di Custoza, pertanto propugnava la necessità che il comando supremo fosse nelle mani di una sola persona, competente ed autorevole: cioè lui, appunto.

E poi imputava alle "beghe parlamentari" la destituzione del padre, nel 1873: ecco spiegata la sua pervicace ostilità verso la politica.
 
Top
4 replies since 20/10/2010, 20:42   34 views
  Share