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...del 1917: un violentissimo fuoco di artiglieria investe l'intero fronte italiano tra la conca di Plezzo e la testa di ponte di Tolmino (32 km circa), un tiro di distruzione - anche con granate a gas - durato dalle 2 alle 6, seguito poco dopo da un breve tiro di concentrazione su obiettivi più specifici, quindi le avanguardie della appositamente neocostituita XIV Armata mista austrotedesca irrompono di slancio oltre le nostre linee, sfruttando il drammatico caos che vi regnava, ma anche adottando una nuova tattica (l'infiltrazione di piccole colonne mobili di truppe ben armate in profondità, avanzanti dalle vallate e non già per le linee di cresta delle montagne, per scompaginare lo schieramento nemico e lasciare poi al grosso dell'esercito il compito di "ripulire" le sacche venutesi a creare), elaborata dal vero responsabile di quel piano, il generale tedesco Krafft von Dellmesingen, Capo di Stato Maggiore dell'armata.
Gli effetti sono subito tremendi ed estesi, ma incidono anche inefficienze e codardie varie da parte dei comandi italiani: Capello, comandante della II Armata - la più grossa, e quella direttamente investita dall'offensiva - , bloccato a letto da una nefrite, aveva nei giorni precedenti dato ordini contrari alle disposizioni difensive di Cadorna, Badoglio poi fu irreperibile per tutta la giornata (ed il suo XXVII Corpo d'Armata rimase senza ordini). Nei giorni immediatamente successivi poi si assistette ad un caotico accavallarsi di ordini e contrordini, tra il Generalissimo Cadorna, il sostituto di Capello al vertice della II Armata, Montuori, e lo stesso Capello, che ebbe per risultato la perdita di diverse, preziosissime ore nel corso delle quali il nemico avanzante giunse di slancio oltre la linea del Natisone, obbligando quindi Cadorna a disporre infine per la ritirata generale non già dietro il Tagliamento, bensì dietro la nuova linea del Piave.
L'intera II Armata - 700000 soldati dei 1500000 totali allora schierati al fronte - andò persa, tra catturati e sbandati, e la successiva, drammatica, cruciale "Battaglia d'attrito" (dal 9 al 26 novembre '17) fu (felicemente) guidata dal nuovo comandante in capo, il napoletano Armando Diaz.
Da allora, molteplici e non di rado assai discordanti chiavi di lettura su quell'evento fatidico: voi cosa ne pensate?
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