Italoromano |
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Anche se andò al governo, nell'ottobre 1850, per la prematura dipartita del suo predecessore all'Agricoltura, il conte di Santa Rosa, che morì senza aver ricevuto l'estrema unzione dal proprio confessore - che volle così punirlo per aver approvato le Leggi Siccardi -, e si impegnò per non far approvare la legge istitutiva del matrimonio civile (che difatti venne solo nel 1865).
Laico, sì, ma soprattutto un lucido ed a tratti spregiudicato realista, legato toto corde ad una certa visione strategica della politica, cui sacrificò pressochè tutto, tranne le garanzie liberali dello Statuto (che anzi sostanzialmente protesse dalle ingerenze di Vittorio Emanuele II e della sua c.d. "politica parallela").
p.s. Son l'unico a rimpiangere malinconicamente personaggi di codesta levatura?
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