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La "notte di Taranto"...

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Italoromano
view post Posted on 12/11/2010, 18:36




Taranto, ore notturne a cavallo tra l'11 ed il 12 novembre del 1940: una squadriglia di 21 aerosiluranti tipo swordfish, decollati dalla portaerei Illostrious incrociante al largo dello Jonio, in due consecutive ondate attaccano il grosso della Forza Navale di Battaglia italiana all'ancora nella rada di Taranto, danneggiando molto seriamente le corazzate Littorio e Caio Duilio, ed affondando la Cavour.

Quella notte le difese della base navale si rivelarono clamorosamente lacunose: lo sbarramento di palloni frenati era assai incompleto, ed i siluri erano "tarati" per viaggiare guardacaso appena sotto la profondità delle reti parasiluri attive nella rada.

Gli aerosiluranti eran peraltro d'un tipo oramai superato, dei biplani, ma colpirono sfruttando in pieno l'effetto-sorpresa, oltre alle già accennate deficienze del dispositivo difensivo, e segnarono sia il progressivo disimpegnarsi della Regia Marina in operazioni di contrasto diretto alla Mediterranean Fleet dell'ammiraglio Cunningham (da allora in poi si sarebbe concentrata nella scorta ai convogli dei rifornimenti per l'Afrikakorps rommelliano), sia un esempio di cui prese attentamente nota il colonnello Minotobu, addetto militare presso l'ambasciata giapponese di Roma (Yamamoto difatti si ispirò proprio al raid di Taranto per elaborare il piano dell'attacco a Pearl Harbour del 7 dicembre '41).


p.s. Una lettura agile ed agiornata sul tema che mi permeto di consigliarvi è "La notte di Taranto", di Brian Schofield, edito da Mursia.
 
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AzzurroItalia
view post Posted on 12/11/2010, 21:22




Un libro che non sono mai riuscito a leggere riguardo questo evento storico è "Navi e poltrone" di Antonino Trizzino. Le uniche informazioni che ho a riguardo derivano dai miei familiari che vissero quella notte. Uno zio di mio padre disse che vide gli aerei inglesi volare così bassi che dalla sua finestra di casa, se avesse avuto una pistola, avrebbe potuto colpirli tranquillamente. Mia nonna ricordava sempre che la città era ogni sera nel buio totale per il coprifuoco e che il cielo di Taranto era coperto da migliaia di palloni aerostatici, ricordava le sirene degli allarmi anti-aerei e il frastuono della contraerea, ma non aveva una memoria precisa di quella notte. Ricordo anche che mi veniva raccontato un aneddoto secondo cui gli inglesi una volta entrati a Taranto, parlando qua e là con i tarantini si riferivano alla loro città descrivendola come "cielo di fuoco e terra d'acciaio", ripensando alle decine di incursioni fallite nel tentativo di colpire gli obiettivi strategici situati a Taranto tra cui ad esempio l'arsenale della marina militare, o la stessa flotta, oppure i tentativi mai riusciti di bombardare il famoso ponte girevole per spezzare in due i collegamenti della piazzaforte di Taranto.
 
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Italoromano
view post Posted on 12/11/2010, 21:34




CITAZIONE (AzzurroItalia @ 12/11/2010, 21:22) 
Un libro che non sono mai riuscito a leggere riguardo questo evento storico è "Navi e poltrone" di Antonino Trizzino. Le uniche informazioni che ho a riguardo derivano dai miei familiari che vissero quella notte. Uno zio di mio padre disse che vide gli aerei inglesi volare così bassi che dalla sua finestra di casa, se avesse avuto una pistola, avrebbe potuto colpirli tranquillamente. Mia nonna ricordava sempre che la città era ogni sera nel buio totale per il coprifuoco e che il cielo di Taranto era coperto da migliaia di palloni aerostatici, ricordava le sirene degli allarmi anti-aerei e il frastuono della contraerea, ma non aveva una memoria precisa di quella notte. Ricordo anche che mi veniva raccontato un aneddoto secondo cui gli inglesi una volta entrati a Taranto, parlando qua e là con i tarantini si riferivano alla loro città descrivendola come "cielo di fuoco e terra d'acciaio", ripensando alle decine di incursioni fallite nel tentativo di colpire gli obiettivi strategici situati a Taranto tra cui ad esempio l'arsenale della marina militare, o la stessa flotta, oppure i tentativi mai riusciti di bombardare il famoso ponte girevole per spezzare in due i collegamenti della piazzaforte di Taranto.

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Caro AI,


ti ringrazio, perchè m'hai permesso di ricordare un particolare circa lo stato delle difese, quella notte: i palloni frenati, che secondo la dottrina dell'epoca avevano il compito di rendere difficile la navigazione dei velivoli nemici, dovevano essere un centinaio, ma al momento del raid erano 1/3 di quelli previsti.

Quanto alle reti parasiluri, pensa che i siluri degli swordfish erano tarati per viaggiare ad appena 20 cm sotto la loro portata...da ciò fiorì una ricca messe di voci e testimonianze più o meno dirette su presunti tradimenti di ufficiali della Regia Marina.
 
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GIUSEPPE MAZZINI
view post Posted on 12/11/2010, 21:53




non ho mai dato credito alle tesi complettiste che un intera arma(di provata fedelta istituzionale,anche se monarchica) si fosse venduta agli inglesi .....esiste lo spionaggio eh!
 
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Italoromano
view post Posted on 12/11/2010, 22:10




CITAZIONE (GIUSEPPE MAZZINI @ 12/11/2010, 21:53) 
non ho mai dato credito alle tesi complettiste che un intera arma(di provata fedelta istituzionale,anche se monarchica) si fosse venduta agli inglesi .....esiste lo spionaggio eh!

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Il principio è sacrosanto: allorchè, circa trent'anni dopo la fine della SGM, furon diffuse le prime rivelazioni sull'esistenza di "Ultra", si rese immediatamente evidente a tutti come diverse situazioni imputate sino ad allora alle inefficienze ed alle delazioni degli ufficiali italiani, fossero in realtà dovute appunto alla sistematica intercettazione e decifrazione delle comunicazioni tra i comandi tedeschi, che avvenivano tramite "Enigma" (la macchina cifrante interpretata a tempo di record da Ultra).

Sull'argomento, mi permetto di rinviare ad un bel libro, un poco datato ma scritto da uno studioso competente ed equilibrato: "Il vero traditore", di Alberto Santoni, edito da Mursia che, documenti alla mano, ci permette appunto di rivalutare l'operato della nostra marina.

Vi furon però isolate quanto "altolocate" defezioni in favore degli Alleati, a partire dall'ufficiale responsabile dell'intelligence della Marina, che subito dopo l'8 settembre venne appunto già premiato e promosso (tal Maugeri, mi pare si chiamasse).
 
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GIUSEPPE MAZZINI
view post Posted on 12/11/2010, 22:16




su singoli infiltrati ,infatti è tutto un altro discorso...
 
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Italoromano
view post Posted on 12/11/2010, 22:24




CITAZIONE (GIUSEPPE MAZZINI @ 12/11/2010, 22:16) 
su singoli infiltrati ,infatti è tutto un altro discorso...

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Ad ogni modo, complessivamente il loro contributo non fu affatto così decisivo come ancora molti tendono a credere: furon difatti i risultati della signal intelligence ad agevolare non poco la supremazia alleata, più che l'operato dei singoli agenti (anche se taluni di essi, come Richard Sorge e Jordi Puyol Garcia, meriterebbero davvero una menzione d'onore...ma fu appunto la supremazia maturata col tempo dagli alleati nell'attività di decrittaggio a dargli un vantaggio rivelatosi infine decisivo).
 
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6 replies since 12/11/2010, 18:36   104 views
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