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| CITAZIONE (Italoromano @ 25/11/2010, 20:30) Sì Peppero, ma la riforma Zanardelli del 1889 la abolì, per l'appunto, dalla legislazione penale del tempo di pace (tanto è vero che fu reintrodotta appositamente al fine di punire gli attentatori alle persone delle tre più alte cariche statali: Re, Principe ereditario e Capo del Governo). Sì, naturale. Bisogna considerare che il codice del 1889 si ispirava ai testi di tipo illuministico e nel ventennio, soprattutto a pochi anni di distanza dalla fine della prima guerra, era visto come sorpassato. Nel periodo difficile che seguiva si pensò di ripristinare la pena di morte per i delitti politici e quelli comuni, evidentemente più frequenti. Il fratello del ministro di Giustizia era un innovatore, un docente di penale che si opponeva alle teorie sociologiche e che preferiva un impostazione più tecnica della materia. CITAZIONE (Italoromano @ 25/11/2010, 20:30) Che io sappia, le sole nazioni occidentali che ancora la prevedano nella loro legislazione civile - nel senso di non militare, sottoposta alla giurisdizione dei tribunali ordinari distrettuali - sono USA e Giappone, mentre il Cile l'ha abolita pochi anni fa' anche dal suo codice penale militare, per volontà della Bachelet. Mentre navigavo ho scoperto che la Bielorussia è rimasto l'unico paese d'Europa a farne uso. Ho letto che nel 2010 ci sono state diverse condanne.
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