Gli Italiani del Titanic

Riporto questa interessante documentazione sugli Italiani imbarcati sul Transatlantico R.M.S. Titanic, nave tristemente nota per il naufragio avvenuto 100 anni fa.

http://www.titanicdiclaudiobossi.com/Html/...taliani_179.htm

Spesso ho sentito parlare e letto di qusta triste vicenda (che, volendo osservarla con un certo moralismo retorico, dovrebbe essere di ammonimento alla presunzione degli umani -dato che quel bastimento era ritenuto inaffondabile...mentre -ahimè!- si è inabissato poco dopo l'inaugurazione). Ma non sapevo prima di domenica sera, -quando ne hanno parlato al tg5- ed ora, con maggiore approfondimento, grazie alla lodevole iniziativa di Michele Novaro, che sul piroscafo si trovassero anche degli italiani. Che in gran parte, essendo per lo più persone umili, non furono messi in salvo o soccorsi. Più che giusto ora ricordarli, sebbene dopo così tanto tempo.

Grazie dell' apprezzamento.
Già, gli Italiani facevano parte della quarta classe (migranti, gente umile) ho pensato che essi, essendo agli scompartimenti più bassi, hanno avuto una minore possibilità di salvarsi, visto che furono i primi ad essere sommersi dalle acque Atlantiche (anche se però molti laforavano nei ristoranti del transatlantico).
Pare che l'ultimo superstite Italiano del Titanic sia morto negli anni '70 tal Emilio Portaluppi.
Ultimamente il programma Ulisse (di Alberto Angela) ha dedicato una putata al naufragio della grande nave, e a quanto pare, fu causa di moltissimi errori e molta sfortuna
A Presto!

P.S.: cancella qualche messaggio altrimenti non posso risponderti

Infatti nel TG dissero che in tutto ne erano 70

Comunque una precisazione: il Titanic non era mai stato spacciato per "inaffondabile" dalla compagnia navale. Era stato definito da qualche giornalista - se non ricordo male - come "la nave che non può affondare"; d'altro canto, se è vero che nessuno dei progettisti non aveva mai usato queste parole per descrivere il transatlantico, lo è altrettanto che la compagnia non aveva mai fatto niente per smentire la voce.
Comunque, volendo analizzare tutto nei dettagli, si denota una leggerezza disarmante da parte degli 'addetti ai lavori'.
Anche l'aver affidato la conduzione della nave a un capitano che si era già distinto per le sue gesta "spericolate" in mare è stato un gravissimo errore: una giornata intera di segnalazioni continue sull'allarme ghiacci e non un cenno a rallentare la velocità.
Per non parlare dell'organizzazione sulla sicurezza: migliaia di passeggeri e meno di venti scialuppe di salvataggio.
Una vergogna.

Gli errori erano accompagnati da moltissima sfortuna, pare infatti che il viaggio dell'iceberg dalla groenlandia al luogo dell'impatto sia accaduto solo in quell'anno, mentre negli altri anni gli iceberg pare non arrivassero in quella zona