e ne consiglio la visione. Si tratta di un film fatto con mezzi ristrettissimi, non aspettatevi effetti, scenografie o trucchi, ma quel che conta sono i dialoghi, quel che vien detto dai personaggi. La sceneggiatura e` tratta da un poemetto autobiografico di un certo https://en.wikipedia.org/wiki/Rutilius_Claudius_Namatianus ed e` molto illuminante se ci si vuole immergere in quella che doveva essere la mentalita` di chi stava vedendo Roma tramontare e non poteva accettarlo. Dalle parole dell'autore/protagonista emerge uno spaccato del rapporto tra cristiani e pagani, tra romani e barbari e di come i ricchi delle provincie fossero sempre piu` isolati ed autonomi, abbondati dal potere centrale, e stessero evolvendosi in signori feudali (soprattutto nelle vaste e fertili Gallie, non cosi` densamente popolate come l'Italia).