Forum Patriottismo - Patria, Nazione, Irredentismo, Italia, Tradizione, Storia, Geografia, Cultura, Politica, Attualità, Società

Posts written by Peppero

view post Posted: 26/12/2021, 10:28 USA. Biden sfottuto durante telefonata di Natale - »Dall'Estero
Lo scherzo è riuscito. Uno a zero per i trumpiani...

Usa, Biden insultato in codice durante una telefonata di Natale
Interlocutore prima di attaccare dice frase 'Let's go Brandon'

Washington. Il presidente americano Joe Biden è stato velatamente insultato in diretta con una frase in codice popolare tra i sostenitori di Donald Trump, durante una telefonata per le celebrazioni del Natale.
Biden e sua moglie Jill hanno seguito la tradizione di parlare con alcune persone che chiamano una linea speciale che segue il viaggio di Babbo Natale, gestita dal 1955 dal Comando di difesa aerospaziale nordamericano (Norad).

In videoconferenza dalla Casa Bianca, sono stati messi in contatto con un uomo che ha detto di chiamarsi Jared, padre di quattro figli.

Dopo aver chiacchierato brevemente con i bambini sui doni ordinati e averli esortati ad andare a letto prima di mezzanotte, Biden ha parlato col padre: concludendo la conversazione, il presidente americano ha augurato "un meraviglioso Natale" al suo interlocutore, che ha risposto "auguro anche a te un meraviglioso Natale, buon Natale", per poi finire dicendo "Let's go Brandon". "Sono d'accordo", ha risposto il Biden, senza ulteriori reazioni a quella frase in codice che in realtà significa 'Fuck Joe Biden'. Sebbene non si sia capito se il presidente abbia afferrato subito il riferimento, Jill d'altra parte ha riso imbarazzata e sgranato gli occhi. Il video estratto da questo scambio è diventato virale sui social network, con alcuni utenti di internet che hanno riconosciuto al presidente il merito di essere rimasto impassibile.
Tutto era iniziato a ottobre con l'errore di un giornalista della Nbc durante l'intervistata al pilota automobilistico Brandon Brown, dopo la sua vittoria su un circuito Nascar.
Alzando la voce per coprire quelle che si alzano dagli spalti, dice: "E puoi sentire la folla che canta 'forza Brandon!". In effetti però si sente abbastanza chiaramente cantare 'fuck Joe Biden!'. L'espressione 'Let's go Brandon' è diventata rapidamente uno slogan per insultare Biden senza pronunciare la "parola F", una parolaccia bandita. Oltre ai sostenitori di Trump, anche molti politici repubblicani hanno fatto ricorso a questa formula.


https://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/202...ab3aa24709.html

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view post Posted: 25/12/2021, 11:44 Meloni: Berlusconi è un patriota - »Società e Mondo Politico
Berlusconi patriota? Questa mi mancava...

Meloni sulla corsa al Colle, 'vogliamo un patriota, Berlusconi ha difeso l'interesse nazionale'
La leader di Fratelli d'Italia: 'Il centrodestra hai i numeri'

"La pacchia è finita: nelle prossime elezioni del Quirinale il centrodestra ha i numeri per essere determinante e noi vogliamo un presidente eletto per fare gli interessi nazionali e non del Pd.
Non accetteremo compromessi, vogliamo un patriota".
Così la presidente di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni nel suo intervento a chiusura di Atreju, la festa del suo partito.
"Berlusconi è stato mandato a casa dalle consorterie europee perché non firmava trattati poi firmati da Mario Monti, quindi ha difeso l'interesse nazionale assolutamente" ha aggiunto la leader di Fratelli d'Italia a chi le chiedeva se Silvio Berlusconi potrebbe essere un presidente della Repubblica "patriota". E ha aggiunto: "Non l'abbiamo mai definito un candidato di bandiera, è un nome che compatta il centrodestra. Poi sappiamo che serve una convergenza di numeri ma rispecchia quello che stiamo cercando".
"Sulla vicenda di Draghi: io sto all'opposizione del governo. Quando ho parlato di Draghi al Quirinale, anche se non si sa cosa voglia fare, io ho detto che aprirebbe con maggiore facilità la strada delle elezioni anticipate e noi siamo favorevoli al voto. Ma noi apriremmo comunque il tema, anche con Draghi a Palazzo Chgii, il suo mandato è legato a quello di Mattarella". Lo ha detto la leader di FdI, a Mezz'ora in più, su Rai3.
Draghi patriota? "Non ho ancora elementi, ci sono dei dossier che per me sono fondamentali per fare questa valutazione: Tim, autostrade, Borsa. Una serie di tematiche che raccontano più delle parole quanta disponibilità ci sia a difendere l'interesse nazionale italiano" ha aggiunto Meloni.

www.ansa.it/sito/notizie/politica/...6fa8201bea.html

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view post Posted: 25/12/2021, 11:30 “Patriota”, l’inganno in uno slogan - »Patria e Nazione
L'autore dello scritto, come la Meloni, ha una sua visione delle cose...

Editoriali
“Patriota”, l’inganno in uno slogan
Di Vincenzo Santo*

Roma. È da un bel po’ che rifletto su questo spunto “politico” lanciato dall’On. Giorgia Meloni: “il Patriota”.
Di slogan, purtroppo, soprattutto da quando sono emersi i grillini, la nostra politica si è ammalata, io credo che sia ormai in terapia intensiva.
Noi cittadini ne siamo stati contagiati non avendo fatto in tempo a vaccinarci.
Ma è una politica che, osservo, alla gran parte degli italiani sembra piacere tantissimo, con la complicità dei “like”. Uno stato febbrile inebriante.
Persino il prossimo Presidente della Repubblica, dice la Meloni, deve essere un Patriota.
E la cosa non è passata inosservata, ovviamente. Ma forse anche il Natale deve essere patriottico, ho sentito dire tra le altre affermazioni. E la cosa inizia a risultarmi stucchevole.
Ad ogni modo, chi sono esattamente questi patrioti?
La parola fa riferimento al termine “Patria”, per molti assimilabile a “nazione”, almeno fin dai tempi di Rousseau.
E il “Canto degli Italiani” è tutto sommato la sintesi di quel sentire univoco di Nazione e Patria.
Tuttavia, mentre nazione dovrebbe suggerire la comunanza di sangue, stirpe, razza e di territorio persino, cioè qualcosa di “fisico”, Patria è in realtà un sentimento che si acquisisce via via grazie alla comune cultura, alla prosperità, al senso di sicurezza e alla certezza di non essere discriminati.
Abbraccia indistintamente tutti, anche per via dell’assimilazione. E in questo sta la forza della politica in un paese democratico e liberale.
A prescindere dal sangue o dalla provenienza, che sostanzierebbero la nazione o, se si preferisce, il popolo.
Pertanto, Patria è qualcosa di ormai più ampio, inevitabilmente! E quel sentimento di amore è proprio “l’amor di Patria”.
Quante volte lo si è sentito. Declinato magari in senso dello stato o in senso del dovere. Fate voi. Accomuna se sincero
Ma su patriota occorre fare attenzione. È un concetto pericoloso se viene strumentalizzato, come a me pare sia.
Molte cose sono accadute dal Risorgimento a oggi.
E l’Italia è ormai fatta, e cambiata da un bel pezzo, persino nel corso degli ultimi decenni.
Pertanto, il significato di patriota deve essere considerato e riconsiderato, alla luce di questi cambiamenti, globali e no.
Patriota è certamente colui che ama la Patria e mostra il suo amore lottando o combattendo per essa (vedasi Treccani).
Tuttavia, in questo mondo abbiamo ben imparato a mistificare l’amore e a scambiarlo con altre sensibilità meno profonde: il solo fascino, l’apparente simpatia o l’irrefrenabile attrazione sessuale.
E i risultati li conosciamo sulla tenuta dei matrimoni e delle famiglie nella nostra società.
E non sarebbe davvero difficile dimostrare quanto “amor di Patria” si avverte per la propria comunità e verso il proprio paese.
Basterebbe osservare come ciascuno di noi si pone dinanzi al proprio lavoro, al proprio ruolo e a come rispetta le proprie responsabilità, soprattutto quelle che la comunità gli ha assegnato.
A iniziare dai parlamentari. Ma non è, di fatto, così semplice e scontato.
Soprattutto nel “pubblico”, un ambito in cui troppo spesso il rifugio nel burocratismo e gli interessi di bottega tormentano il necessario e dovuto spirito di iniziativa e la libertà di pensiero, facendo sì che gli alibi diventino ragioni, come ha cantato Francesco De Gregori.
Ora, proprio perché l’amor di Patria è cosa impegnativa, non è corretto, anzi disdicevole, avvalersene per imporre un’ideologia strumentale, giocando con le parole per impressionare e richiamare spunti nostalgici.
Peraltro, lo capisco, ognuno è libero di vantarsene, ma fino a prova contraria.
È una condizione anche soggettiva, infatti. A chi si può impedire di dirsi animato da un altissimo amor di Patria? A nessuno, in linea di principio, ma risulterà vero?
Perciò io ho difficoltà nel riconoscere questo sentimento in qualcuno che mi appare mosso da una sorta di euforia politica nell’arrogare a sé e ai propri seguaci la patente di patriota, per la sola ragione di godere del privilegio di poter confrontarsi in Parlamento dallo scranno dell’opposizione o perché a quella persona torna utile lanciare slogan controcorrente, a forte impatto epidermico ed emozionale.
Come ha scritto Russell da qualche parte, secondo una sorta di culto della “sensibilità”, per cui un’azione o un’affermazione viene ammirata per le emozioni che suscita, non per le conseguenze o per il suo conformarsi a un codice morale.
Un’attitudine che rischia di trascinare in molti nel pericoloso “culto dell’eroe” e della passione violenta.
Un pericoloso ritorno al passato. Dal patriota a quel culto il passo è breve, con il rischio di abituarsi a giudicare le persone non come membri della comunità ma come oggetti “esteticamente gradevoli”, approccio che ha portato male all’umanità.
Patriota non può e non deve essere qualcosa che divide o che, peggio, categorizza.
Ma poi, davvero basta lavorare bene, rispettare il proprio ruolo e quello degli altri, essere leali, incarnare legittimamente un’ideologia oppure essere a capo di un partito per etichettarsi come patriota? No, non lo è.
Il farlo è “semplicemente” compiere ciò che compete. É giusto che ognuno esprima le proprie idee, ci mancherebbe.
Ma ha la responsabilità di stare attento a quello che dice e a come lo dice. Parole e immagini sono strumenti di guerra. Possono dividere.
Se si trattasse solo di svolgere bene il proprio dovere tutti si sentirebbero in diritto di alzare la voce e pretendere di essere patriota.
E infatti, già qualcuno ha menzionato i partigiani, quali veri patrioti. E che gioco sarebbe? Solo un’inutile e dannosa partita divisiva.
Riprendendo Voltaire “… E’ fatto gravissimo che per dirsi buoni patrioti si diventi nemici del resto degli uomini …”.
Proprio perché se strumentalizzato in questo modo può risultare pericolosamente divisivo, patriota mai può costituire un titolo da attribuirsi “a priori” o con cui battezzare solo i propri adepti e coloro che condividono le proprie convinzioni. Non può essere così.
Perché Patriota è una condizione di privilegio riconosciuta dalla comunità, è un fatto solamente oggettivo.
Solo dinanzi a una scelta terribile, compiuta contro il proprio tornaconto personale, contro la propria persona e la propria vita, che ci induce a decidere di rimanere, per esempio, “da soli a difendere le Termopili”, conoscendone le miserevoli conseguenze per se stessi e per i propri affetti, è lì proprio in quel momento che viene fuori l’animo del patriota.
È il “redde rationem”. Quando non si è voluto tornare indietro, pur potendolo fare.
E non parlo necessariamente di un eroe. Questi, per me, è colui che sacrificandosi lo fa a beneficio immediato di altri assieme a lui.
Salvo d’Acquisto è un eroe. Pietro Micca lo è.
Molti eventi bellici riportano atti eroici compiuti dai nostri soldati, molti dei quali sono divenuti anche partigiani, con o senza il fazzoletto rosso al collo.
E così via. Ecco, io credo che si possa essere riconosciuti patrioti senza essere eroi.
Allo stesso tempo, non è detto che un eroe sia necessariamente un patriota.
Eroe è un termine che è stato inflazionato e, conseguentemente, svuotato di significato. Non si faccia la stessa cosa con “patriota”.
Detto questo, occorre puntualizzare che la nostra “Patria” già impone ad alcuni dei suoi cittadini di diventare patrioti, “per contratto”.
Basterebbe scorrere le varie formule del giuramento per chi si appresta a servire lo Stato per capire chi siano.
Per noi Soldati, infatti, si parla di “… adempiere con disciplina e Onore …” e “… per la Difesa della Patria …”, due pilastri spirituali che, basandosi sull’inevitabile presupposto della lealtà, prevista questa per la formula di chi giura per esempio come ministro, postulano qualcosa in più, cioè quell’essere consapevole che ci si potrà trovare dinanzi a quel “redde rationem”, a quelle “Termopili”.
Non è retorica, è un fatto! Lo spirito anima il coraggio, che viene da cuore, e fare il Soldato è solo e sempre una questione di cuore.
Il coraggio spinge all’azione, e questa compiuta senza pensarci, perché subentra la pratica giornaliera della virtù. Perché c’è quel contratto nella mente.
Ecco, se proprio vogliamo parlare di patrioti, naturalmente solo “in pectore”, dove c’è il cuore appunto, ma su un gradino più in su rispetto agli altri, eccoli qua, sono gli uomini “in armi”, giovani e veterani. Vanno riconosciuti e rispettati!
Nel normale corso della vita, intanto, ci si accontenti di essere “solo” persone per bene, bravi servitori dello Stato e buoni cittadini. Non cadiamo nell’inganno della vanagloria, per diventare patriota c’è tempo. Soprattutto, aspettiamo di guadagnarcelo.

*Generale di Corpo d’Armata Esercito (ris)


www.reportdifesa.it/patriota-linganno-in-uno-slogan/

Carlo-Stragliati-Milano-1868-1925-Episodio-delle-Cinque-Giornate-Milano-Museo-del-Risorgimento-Particolare
view post Posted: 25/12/2021, 11:08 Lagarde e il benvenuto Italexit - »Economia
La "presidentessa" della BCE non è molto gradita al di fuori di Parigi e Bruxelles...

Torino, manifesti Italexit contro la visita di Lagarde
La presidente della Bce nel pomeriggio terrà una lectio magistralis al teatro Carignano

TORINO. Manifesti in cui l'immagine di Cavour viene affiancata a quella della presidente della Banca Centrale Europea Christine Lagarde, con la scritta «Chi ha creato l'Italia e chi vuole distruggerla!» sono stati affissi nella notte dai militanti della sezione torinese di Italexit intorno al Teatro Carignano dove nel pomeriggio la presidente della Bce terrà una lectio magistralis. Intanto, nel pomeriggio a partire dalle 16,45 è previsto un presidio di protesta in piazza Castello a fianco di Palazzo Madama promosso, tra gli altri, da Rifondazione Comunista contro la visita a Torino di Christine Lagarde.
https://www.lastampa.it/torino/2021/11/29/..._torino-826503/

view post Posted: 25/12/2021, 10:59 Eccomi qui - »Presentazioni Utenti

scintilla-Frecce-Tricolori


Ciao PiloZ
benvenuto sul Patriottismo forum e buon Natale.
Se gestisci un forum di grafica allora nella sezione spam puoi pubblicizzarlo, se ti va. Lo terrò a mente quando avrò bisogno di aiuto.
Questo forum è punto di riferimento per coloro che amano l'Italia e desiderano difendere le sue tradizioni, storia, lingua, cultura etc. Qui troverai persone di ogni genere ed età (dagli 11 anni sino agli 80), talvolta leggerai pure risposte assurde ma l'importante è fare quattro chiacchere in amicizia. Mi raccomando, prima di postare leggere con attenzione il nostro regolamento.
https://patriottismo.forumcommunity.net/?t=30515264
Spero che tra le discussioni ce ne sia qualcuna di tuo gusto.

il-paese-in-tricolore-per-i
Buona permanenza :irredentismo:

view post Posted: 25/12/2021, 10:43 Scoperta in Trentino un'orchidea spontanea a 3.150 metri - »Scienza, Tecnologia e Informatica
Scoperta interessante...

Scoperta in Trentino un'orchidea spontanea a 3.150 metri
Record europeo per altitudine per cambiamento climatico

I botanici della fondazione Museo civico di Rovereto, Alessio Bertolli e Giulia Tomasi, hanno scoperto due gruppi di orchidea selvatica Coeloglossum viride rispettivamente a 3.144 e a 3.150 metri, poco sotto la cima della Lobbia Alta, all'interno del Parco naturale Adamello-Brenta, in Trentino.

Si tratta - a quanto riporta una nota - di un nuovo record altitudinale per un'orchidea spontanea in Europa. Il ritrovamento apparirà sul "Journal Europäischer Orchideen".

"La scoperta di un'orchidea ad altitudini così elevate non fa che confermare come il riscaldamento climatico in atto abbia conseguenze dirette sulla flora alpina con risalite delle piante a quote più elevate e con velocità sempre crescente, in cerca di situazioni ecologiche più idonee. Nel medio-lungo periodo è possibile prevedere che maggiormente a rischio potranno essere le specie tipiche di alta quota", commenta Alessio Bertolli.

I precedenti record riguardanti l'orchidea Coeloglossum viride risalgono al 2016 a 3.092 metri sul Monte Unterrothorn (in Svizzera) e a alla specie Nigritella rhellicani, trovata nel 2017 a 3002 m in Alto Adige.

Sulla Lobbia Alta è stato rinvenuto a 3130 metri anche un esemplare di larice (Larix decidua) alto 35 centimetri, che costituisce probabilmente il record altitudinale assoluto per la specie. Anche questa scoperta sarà oggetto di una pubblicazione scientifica. (ANSA).

https://www.ansa.it/canale_scienza_tecnica...a43bc0a00b.html

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view post Posted: 25/12/2021, 10:34 Caparezza plagiato da the flowers - »Musica, Cinema e Teatro
La cosa incredibile è che in Oriente il concetto di plagio sembra non esistere...

Una band cinese ha plagiato Fuori dal Tunnel di Caparezza
Avresti mai pensato di ascoltare una versione di Fuori dal Tunnel in cinese? E invece eccola qui.



Tra l’altro stiamo parlando di Fuori dal Tunnel, una hit che nelle intenzioni di Caparezza non avrebbe dovuto essere tale, nè tantomeno avrebbe dovuto diventare un brano da discoteca. Era il 2003 quando è uscita Fuori dal Tunnel, una hit pazzesca, che in discoteca abbiamo ballato tutti, ma Caparezza non voleva questo ed evidentemente non lo aveva previsto. Ha sempre protestato contro l’utilizzo in discoteche e programmi televisivi, come Amici di Maria De Filippi del brano come pezzo per ballare allegramente, perché il testo è in realtà un atto d’accusa contro il “divertimentificio” notturno che impone a tutti di svagarsi allo stesso modo. Caparezza ha voluto dimostrare come nella società della comunicazione per eccellenza si possa ancora distorcere il senso di un testo in modo così grossolano. L’unico programma che ha ricevuto da Caparezza il permesso per poter utilizzare Fuori dal tunnel fu Zelig Circus, nella cui sigla appare lo stesso rapper. Eppure, così come Caparezza non aveva previsto che Fuori dal Tunnel sarebbe diventata una hit da discoteca, evidentemente non aveva neanche previsto che una band cinese l’avrebbe plagiata.
Come riporta leganerd.com, il brano si chiama Emperor’s Favorite, è della band cinese The Flowers, che fa un genere chiamato mandpop (credo sia il pop mandarino) ed è contenuta nel disco Blooming Dinasty pubblicato nel 2005.

Quindi due anni dopo l’uscita di Fuori dal Tunnel, contenuta nel disco Verità Supposte, i cinesi hanno messo le mani su questo brano e l’hanno copiato in toto. Ritmo, base, flow, la versione cinese è identica a quella originale di Caparezza.




www.rebelmag.it/2021/09/28/una-ban...l-di-caparezza/

view post Posted: 25/12/2021, 10:24 Danneggiati dal vaccino: "abbandonati dallo Stato" - »Libera Discussione
Il lato oscuro della cura...

Covid, i 'danneggiati dal vaccino' sfilano di fronte a Speranza: "Abbandonati dallo Stato"
"Vogliamo garanzie per chi ha subito danni"
"Reazioni avverse da vaccino: lo Stato dov'è? Vogliamo garanzie per chi ha subito danni". Recita così uno dei tanti striscioni di quelli che si definiscono 'danneggiati dal vaccino', che oggi alle 12, coordinati dall'avvocato Erich Grimaldi, presidente del Comitato per le Cure Domiciliari Precoci Covid-19, hanno sfilato davanti alla sede del ministro Speranza sul Lungotevere Ripa di Roma nel tentativo di far sentire la loro voce. Un gruppo folto ed eterogeneo: decine di donne, uomini, giovani e giovanissimi, senza un 'profilo' abbastanza preciso da poterne stilare un identikit, riunitisi non casualmente nel giorno in cui parte il 'Super Green Pass' in tutta Italia per la "necessità di avere risposte concrete".

"Abbiamo creduto nel vaccino, abbiamo creduto nello Stato, ed ora ci ritroviamo danneggiati da quello stesso vaccino e senza nessuno che ci ascolti. Siamo totalmente abbandonati", dice all'Adnkronos una signora che regge l'immagine di un uomo recante la data della morte, il 12 maggio 2021. La donna racconta di essere lì "per un amico morto dopo la prima somministrazione di Pfizer, aveva 62 anni. Aveva avuto dei problemi cardiologici, il medico glielo aveva sconsigliato ma glielo hanno fatto ugualmente, è tornato a casa, è andato a dormire e non si è più risvegliato. Nessuno ne ha parlato".

Fra i manifestanti c'è una ragazza di 27 anni, Camilla. "Sono vaccinata con due dosi, e credo nel vaccino perché altrimenti non l'avrei fatto -chiarisce- Dopo la seconda dose di Moderna, ho iniziato ad avere un forte dolore toracico e affanno. Sono andata al pronto soccorso, la prima diagnosi è stata bronchite. Poi, privatamente, il mio cardiologo mi ha diagnosticato una pericardite post vaccinale. Da allora, sette accessi al pronto soccorso, due ricoveri ospedalieri, non riuscivo neanche a stare in piedi. Sono ancora in terapia, oggi è il centesimo giorno. E' un calvario". La lamentela principale sembra essere, per tutti, l'assenza di sostegno da parte dello Stato dopo l'evento avverso.

"Mi chiamo Paolo, ho perso mio padre nel mese di aprile a causa del vaccino Astrazeneca -dice all'Adnkronos un ragazzo giovanissimo, che non riesce a trattenere le lacrime- Dopo 15 giorni dalla prima dose, gli stessi medici dell'ospedale hanno riconosciuto che questa reazione avversa era causata dal vaccino, accertando la correlazione. Mi hanno detto di fare una segnalazione all'Aifa, ma dopo non è successo assolutamente niente. Nessuno ci ha contattato, la cosa è caduta nel nulla, nessun indennizzo, nessun sostegno".

Tra la folla lavoratori precari, dipendenti pubblici, ma anche medici, operatori sanitari. "Il protocollo farmacologico di questo vaccino è stato promosso in maniera indiscriminata, e senza un discorso anamnestico corretto -dice all'Adnkronos il medico di famiglia Erminia Maria Ferrari- E' stato consigliato come l'acqua di Lourdes. Io sono un medico di famiglia: nel mio parco pazienti, la maggior parte degli anziani non ha avuto effetti collaterali, e invece ho pazienti giovani che hanno avuto pericarditi, ragazzi di vent'anni che hanno avuto miositi gravissime. E quando hanno chiesto se dovessero fare la seconda dose, gli è stato risposto indiscriminatamente di sì. Non si fanno valutazioni cliniche attente basate sulle storie personali, questo è il gravissimo problema".

"Siamo qui per dare voce a queste persone che, dopo aver creduto alla scienza, sono state totalmente abbandonate dallo Stato. Tanti di loro, affidatisi alle istituzioni, si sono trovati dopo il vaccino con miocarditi, pericarditi, trombosi, herpes, emorragie cerebrali, ci sono anche tante persone che hanno perso i parenti". Lo afferma, all'Adnkronos, l'avvocato Erich Grimaldi.

"Bisogna stare vicino a queste persone, che sono abbandonate e devono pagare di tasca loro le spese e sono senza lavoro a causa degli effetti avversi del vaccino", incalza Grimaldi. Insomma, per il legale, 'oltre al danno la beffa': "In pratica io ho scelto di ascoltare lo Stato, di vaccinarmi, e sono non considerato e anche escluso dalla vita sociale, perché non rientro negli aventi diritto al Green Pass", sostiene, sottolineando che "l'assenza oggi del ministro rivela la non volontà di un confronto con queste persone".

Su cosa possa fare chi si ritenga danneggiato dal vaccino, osserva: "Queste persone devono depositare un accertamento tecnico preventivo in Tribunale, si nomina un Ctu (Consulente tecnico d'ufficio, ndr) e poi tanti Ctu si dovranno prendere la responsabilità di escludere correlazioni che sono eclatanti", affonda Grimaldi. "E' importante, perché alla luce di questo si potranno aprire tante azioni di risarcimento laddove si riconosca la correlazione e lo Stato non voglia indennizzare. Lo scudo penale non significa che non ci debba essere un risarcimento che debba essere riconosciuto a questi malati. Che no, non si sono ammalati di Covid, ma si sono comunque ammalati perché hanno fatto il vaccino", conclude l'avvocato.


https://www.adnkronos.com/natale-gli-augur...G7EatgqhPl6X4Gy

vsx
view post Posted: 25/12/2021, 09:57 UE: via i riferimenti al Natale. Italia insorge. - »Italia e UE
L'UE ci tenta sempre...

Rivolta contro Bruxelles. Così in due anni è nato il bavaglio buonista
È bufera sulle "linee guida Ue" del linguaggio inclusivo. Interrogazione di Tajani: lesa la libertà
di Francesco Giubilei


Chissà cosa direbbero gli artefici dell'idea europea Schuman, De Gasperi e Adenauer se leggessero le linee guida della Commissione europea per una «comunicazione inclusiva» in cui si cancella il riferimento al Natale, ai nomi cristiani come Maria e Giovanni e alla differenza tra uomo e donna.
Sembrano passati secoli dalla firma del Trattato di Roma nel 1957 intriso di valori cristiani con cui si posero le basi per la cooperazione europea eppure, confrontando il documento diffuso dalla Commissione con un testo analogo realizzato dal Parlamento europeo nel 2019, le differenze sono notevoli. In soli due anni è avvenuta un'accelerazione senza precedenti per ridefinire il linguaggio e cancellare espressioni, modi di dire e concetti che da sempre hanno fatto parte della nostra storia.
Le «linee guida per la comunicazione inclusiva» redatte nel 2019 nascono per «garantire la parità di rappresentanza tra donne e uomini» e una «efficace sensibilizzazione e impegno per mettere le donne e gli uomini sullo stesso piano» poiché «la parità tra donne e uomini è un valore europeo saldamente radicato nei trattati».
Nel 2019 si dà per implicita l'esistenza dei sessi uomo e donna e si aggiunge che le linee guida mirano a «riconoscere che gruppi target ampiamente definiti (giovani, dirigenti, ecc...) hanno segmenti diversi al loro interno, per esempio donne, uomini, persone identificate come lgbti, persone con disabilità, persone di diversa origine sociale o etnica, ecc. Pertanto, queste raccomandazioni mirano a riconoscere la piena diversità del pubblico definito e fare sforzi per garantire che nessuno venga respinto».
Obiettivo delle linee guida del 2019 è assicurare il bilanciamento dei sessi tra i relatori negli eventi ed evitare di utilizzare espressioni o parole offensive verso i disabili. Si tratta di indicazioni ragionevoli e di buon senso e di tutt'altro tenore rispetto al documento «#UnionofEquality» scoperto da Il Giornale con una volontà di regolamentare e normare ogni discorso definendo quali parole si possono usare e quali no.
Non a caso l'europarlamentare e coordinatore nazionale di Forza Italia, Antonio Tajani, ha presentato un'interrogazione alla Commissione europea chiedendo se linee guida per la comunicazione inclusiva «rispettino l'articolo 10 della Convenzione europea dei diritti dell'uomo sul principio della libertà di espressione, che include la libertà di opinione e la libertà di ricevere o di comunicare informazioni o idee senza ingerenza da parte delle autorità pubbliche?» aggiungendo: «Nel rispetto del principio di inclusività, quali misure intende adottare per rispettare la sensibilità della maggioranza dei dipendenti della Commissione europea? Intende modificare queste linee guida, nel rispetto delle radici cristiane dell'Unione europea?». Un'interrogazione presentata anche dell'europarlamentare Nicola Procaccini del gruppo Ecr per chiedere spiegazioni sul documento che, più che promuovere una comunicazione inclusiva, sembra voler escludere cristiani e cittadini di buon senso.

www.ilgiornale.it/news/politica/ri...ta-1992745.html

Bufera sulla censura Ue. "Cancella la nostra storia"
Spagna, Polonia e Ungheria contro il documento che "purifica" il linguaggio. Salvini: "Una follia"
Avatar di Francesco Giubilei

La scoperta da parte del Giornale di un documento della Commissione europea nato per circolazione interna con le «linee guida per una comunicazione inclusiva» sta facendo discutere a causa delle indicazioni che vietano di utilizzare il termine Natale, i nomi cristiani come Maria e Giovanni, l'espressione «signori e signore» arrivando a divieti paradossali come «colonizzare Marte» (la formula corretta dovrebbe essere «inviare umani su Marte»).
Un vero e proprio vademecum del politicamente corretto che ha suscitato reazioni di sdegno da parte del mondo politico italiano. Se la leader di Fratelli d'Italia Giorgia Meloni ha affermato senza giri di parole: «Ora basta: la nostra storia e la nostra identità non si cancellano», il segretario della Lega Matteo Salvini l'ha definita «una follia» e il vicesegretario federale Lorenzo Fontana ha rincarato la dose: «Quanto avviene in questa Europa dove si impone una deriva antropologica e sociale dei nostri costumi e tradizioni, è un qualcosa di mostruoso. Dobbiamo combattere con tutte le nostre forze, perché questo non accada».
Sulla stessa linea Marco Zanni, presidente al Parlamento europeo del gruppo Identity and democracy e il capo delegazione Lega Marco Campomenosi che in una nota congiunta hanno scritto: «È preoccupante che questo modo di ragionare sia fatto proprio dalle istituzioni europee: vorremmo che l'Europa usasse meglio i soldi dei cittadini, per risolvere questioni ben più concrete e urgenti. Non ci renderemo complici: continueremo a difendere i valori giudaico-cristiani dell'Europa e la sacrosanta libertà di espressione dei cittadini». Unanime la condanna anche in seno al gruppo dell'Ecr dove, se Carlo Fidanza ha affermato che «siamo alla follia! Un altro piccolo passo verso il nulla», l'europarlamentare spagnolo Jorge Buxadé, vicepresidente di Vox, non usa giri di parole per condannare il documento: «I barbari sono dentro». Uno sdegno che ha travalicato i confini dell'Italia, dalla Spagna alla Polonia fino all'Ungheria dove Rodrigo Ballester, capo del Centro per gli Studi Europei dell'MCC di Budapest (principale collegio universitario ungherese), ha scritto un tweet per esprimere la sua disapprovazione.
Eppure le follie della «comunicazione inclusiva» della Commissione europea non si fermano al Natale e all'abolizione dell'uomo e della donna ma abbracciano a trecentosessanta gradi ogni ambito della società mettendo in discussione principi come l'appartenenza nazionale e la famiglia.
Nel documento si mette in guardia dall'offendere «persone apolidi o immigrati» invitando a evitare l'utilizzo del termine «cittadino» perché «non tutti nell'Ue sono cittadini», vietato perciò dire «tutti i cittadini hanno il diritto di essere sicuri».
Non poteva infine mancare un attacco alla famiglia con l'invito a non descrivere le persone come sposate o single ed «evitare di legare il concetto di famiglia a uno status legale». Vale il principio che nessuno deve sentirsi offeso tranne i cristiani, chi crede nel valore della famiglia e nel rispetto della propria nazione, verso di loro tutto è concesso, anche cancellare millenni di storia.

www.ilgiornale.it/news/politica/bu...ia-1992501.html

L'Ue consiglia: "Via riferimenti al Natale". In Italia insorge il centro destra
“Ogni persona in Ue ha il diritto di essere trattato in maniera eguale” senza riferimenti di “genere, etnia, razza, religione, disabilità e orientamento sessuale”. Così - scrive Bruxelles nelle sue nuove linee guida - devono sparire ‘Miss o Mrs’ (signorine e signore) sostituite da un più generico ‘Ms’. E anche le festività non dovranno più essere riferite a connotazioni religiose, come il Natale, ma citate in maniera generica: si dovrà dire, ad esempio, le ‘festività sono stressanti’ e non più ‘il Natale è stressante’, si legge nel documento per una “corretta comunicazione” fornita dalla Commissione dal titolo ‘Union of Equality’.
Le dichiarazioni hanno suscitato critiche, in particolare da esponenti di Lega e Forza Italia. “La Commissione intende modificare queste linee guida, nel rispetto delle radici cristiane dell’Unione europea?” si chiedono in un’interrogazione alla Commissione Ue gli eurodeputati di Fi Antonio Tajani, Isabella Adinolfi, Andrea Caroppo, Salvatore De Meo, Herbert Dorfmann, Fulvio Martusciello, Aldo Patriciello, Luisa Regimenti, Massimiliano Salini e Lucia Vuolo. “Maria, Giuseppe. Viva il Natale. Sperando che in Europa nessuno si offenda”. commenta su Twitter il leader della Lega, Matteo Salvini. “Dietro una comunicazione formalmente anti-discriminatoria e neutrale, si nasconde la violenza del pensiero unico, che l’Ue ha ormai sposato appieno” dichiara Simona Baldassarre, Europarlamentare e Responsabile del Dipartimento Famiglia della Lega, “La volontà sempre quella di riscrivere l’idea di società, di famiglia, di natura, di vita. Siamo orgogliosi dei nostri valori e delle nostre tradizioni.
Non ci faremo uniformare dall’Ue. Mi sono già attivata per presentare un’interrogazione alla Commissione Europea, perché quando si perde la battaglia delle parole, si perde la battaglia delle idee”.
Le linee guida contengono diversi capitoli in cui il trattamento egualitario della persona, secondo l’esecutivo Ue, va preso in considerazione. Nel decalogo della commissione ci sono alcune raccomandazioni da usare sempre: “Non usare nomi o pronomi che siano legati al genere del soggetto; mantenere un equilibrio tra generi nell’organizzazione di ogni panel; se si utilizza un contenuto audiovisivo o testimonianze, assicurarsi la diversità sia rappresentata in ogni suo aspetto; non rivolgersi alla platea con le parole ‘ladies’ o ‘gentleman’ ma utilizzare un generico ‘dear colleagues’; quando si parla di transessuali identificarli secondo la loro indicazione; non usare la parola ‘the elderly’ (gli anziani) ma ‘older people (la popolazione più adulta, ndr); parlare di persone con disabilità con riferimento prioritario alla persona (ad esempio al posto di ‘Mario Rossi è disabile va utilizzato ‘Mario Rossi ha una disabilità’).
Nelle linee guida ci sono anche riferimenti ad una “corretta” comunicazione in merito alle religioni. Ad esempio nel testo si consiglia, in qualsiasi contenuto comunicativo, di “non usare nomi propri tipici di una specifica religione”. In merito alle festività la commissione chiede di “evitare di dare per scontato che tutti siano cristiani”. Con tanto di esempi: al posto di dire o scrivere “Natale è stressante” l’esecutivo europeo invita ad utilizzare le parole: ‘Le festività sono stressanti’”.

www.huffingtonpost.it/entry/lue-co...4b07fe2011c877a
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view post Posted: 25/12/2021, 09:42 decollato da Fiumicino primo aereo con livrea azzurra - »Attualità
Mi piaceva di più l'Alitalia...

Ita: decollato da Fiumicino primo aereo con livrea azzurra
E' un Airbus A320 dedicato a Paolo Rossi diretto a Milano

Il primo aereo di Ita Airways con la nuova livrea azzurra è decollato nel primo pomeriggio dall'aeroporto di Roma Fiumicino per Milano.

Il volo, l'Az 2044, è operato con un Airbus A320 dedicato all'indimenticabile campione Paolo Rossi.
"E' bellissimo. Ricorda i colori di un cielo limpido, azzurro, libero da nubi. E' un messaggio di ottimismo. Speriamo - ha detto al gate una signora di mezz'età prima dell'imbarco - che quanto prima torni il 'bel tempo' anche sull'intera umanità alle prese con un altro genere di 'nubi' ben più minacciose rappresentate dalla pandemia. La cosa che al momento mi conforta - ha aggiunto - è che viaggiare in aereo non costituisca alcun rischio di contrarre il virus.

Secondo me, infatti, rispetto ad altri ambienti chiusi, penso che la cabina di un aereo rappresenti un'ulteriore misura di protezione. I fattori che contribuiscono a renderla tale, includono la direzione del flusso dell'aria unitamente al tasso di ricambio e filtrazione. A questo va poi aggiunto anche il corretto uso della mascherina e le misure sanitarie rafforzate negli aeroporti". "Sì, mi piace questa nuova livrea - ha detto un altro passeggero - Sto tornando a Milano per trascorrere il Natale con i miei parenti. Sono un appassionato di calcio e tornarci a bordo di un aereo colorato di azzurro come la maglia della nazionale e intitolalo a Paolo Rossi, campione del mondo '82 e capocannoniere di quella edizione che si disputò in Spagna, mi fa davvero piacere. Brava Ita Airways che ha avuto questo pensiero. Complimenti".


https://www.ansa.it/sito/notizie/economia/...9313fc0bd7.html

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view post Posted: 5/11/2021, 10:07 E' italiano il sindaco più vecchio d'America - »Italia nel Mondo
Tanti auguri a questo sindaco...

Un italiano il sindaco più vecchio d'America
Vito Perillo a 97 anni rieletto in una cittadina del New Jersey

Mi chiamo Vito, sono italiano e sono il sindaco più vecchio d'America.
Sembra una favola tratta dal grande libro dell'American Dream quella di Vito Perillo, 97 anni, nato nel Bronx da genitori immigrati dall'Italia che come tanti all'inizio del secolo scorso attraversarono l'Oceano in cerca di lavoro e di fortuna.
Il 2 novembre è stato eletto per la seconda volta sindaco di Tinton Falls, cittadina della costa del New Jersey che conta circa 18 mila anime. Il suo mandato scadrà quando avrà compiuto 101 anni, ma Vito non pare proprio intenzionato ad andare in pensione. "Potrebbe essere il mio ultimo incarico, ma vedremo....", ha ironizzato in una recente intervista. Veterano della Seconda guerra mondiale, una vita passata nella Marina militare e alle dipendenze del Pentagono come esperto di elettronica, Perillo non aveva mai praticato la politica. Fino a quattro anni fa, quando la moglie Mae è venuta a mancare dopo 60 anni vissuti uno accanto all'altra. Fu allora che invece di abbattersi decise di candidarsi alla poltrona di primo cittadino della sua Tinton Falls, dove vivono anche i suoi due figli e i tanti nipoti. "Fu un grande e inaspettato successo", racconta oggi che ha concesso il bis. "Non so perché la gente mi vota. Forse - ha scritto sul suo profilo Facebook - perché sono un veterano, forse perché sono un vecchietto (ma spero ancora di no!), o forse perché guardano ai risultati degli ultimi quattro anni". Quattro anni da sindaco in cui è riuscito ad abbattere le tasse cittadine, a realizzare un nuovo parco, a rivoluzionare la circolazione con una diversa distribuzione dei semafori, e a ottimizzare i costi per la polizia pur assumendo nuovi agenti: "E la gente alla fine guarda alla risoluzione dei problemi, non all'età". In questa tornata elettorale, i cui protagonisti erano tutti candidati no partisan, dall'alto della sua veneranda età è riuscito a battere un insegnante in pensione e un imprenditore e uomo d'affari. "Amo questo lavoro - spiega - mi tiene vivo, mi fa andare avanti". E nel tempo libero Vito non si annoia di certo: quando riesce a liberarsi dai membri della numerosissima famiglia, adora il green dei campi da golf e due volte alla settimana va in palestra per tenersi in forma. E tutte le mattine è puntualissimo nel suo ufficio, dove arriva alla guida della sua auto. Ora l'aspettano le sfide dei prossimi quattro anni. Poi, si vedrà.

https://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/202...8369a59cf8.html

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view post Posted: 4/11/2021, 18:30 Francia vieta l’ingresso ai tifosi laziali - »Segnalazioni Anti-Italianismo
Il doppiopesismo d'oltralpe. I francesi organizzano "rave party" in casa nostra, però poi impediscono agli italiani di entrare in Francia...

“Violenti e fascisti”: la Francia vieta l’ingresso ai tifosi laziali. La rabbia del club: “Motivazioni ingiustificabili, intervenga nostra diplomazia”
Lo ha deciso il ministro dell’Interno francese Gérald Darmanin con un'ordinanza nella quale motiva la sua scelta richiamando i "comportamenti violenti" e la "ripetuta intonazione di canti fascisti e all’esibizione di saluti romani". Parole che hanno scatenato la rabbia del club biancoceleste che chiede "un chiarimento da parte delle istituzioni francesi e una presa di posizione netta della nostra diplomazia"
I tifosi della Lazio non potranno recarsi a Marsiglia in occasione della gara valida per il quarto turno di Europa League che si giocherà giovedì allo stadio Vélodrome. Lo ha deciso il ministro dell’Interno francese Gérald Darmanin con un’ordinanza nella quale motiva la sua scelta richiamando i “comportamenti violenti” di alcuni supporter laziali tenuti “in maniera ricorrente” in occasione delle trasferte all’estero. Parole che hanno scatenato la rabbia del club biancoceleste che chiede “un chiarimento da parte delle istituzioni francesi e una presa di posizione netta della nostra diplomazia”.

Non solo: nel testo si accenna anche alla “ripetuta intonazione di canti fascisti e all’esibizione di saluti romani” e si ricorda quanto accaduto nell’ottobre 2018, data dell’ultima sfida in terra francese fra Olympique Marsiglia e Lazio, quando quattro persone vennero “ferite da arma bianca in occasione di una rissa che coinvolse 200 tifosi”. Lo scorso 21 ottobre, in occasione della gara d’andata, le autorità italiane avevano preso una decisione simile, vietando anche la vendita dei biglietti ai residenti francesi.

Di fatto, leggendo il testo dell’ordinanza di Darmanin, si comprende come ai tifosi laziali sarà proibito l’ingresso in Francia se la destinazione finale del viaggio è Marsiglia: “Lo spostamento individuale o collettivo, con ogni mezzo, di qualsiasi persona che si definisca tifoso della Società Sportiva Lazio, o si comporti come tale, è vietato – scrive il ministro dell’Interno – tra i punti di frontiera stradali, ferroviari, portuali e aeroportuali francesi, da una parte, e il comune di Marsiglia dall’altra parte”.

La decisione del ministero dell’Interno francese “non sorprende ed è in linea con quanto già deciso dalle autorità italiane nella partita d’andata”, ricorda la S.S. Lazio in una nota. “A stupire sono piuttosto le modalità di applicazione dell’ordinanza su scala nazionale e le sue ingiustificabili motivazioni (di cui è stata data notizia anche sui tg nazionali) – aggiunge il club – La Lazio non può accettare un’offesa gratuita a tutta la tifoseria biancoceleste e alla Società stessa, che ha sempre combattuto con azioni concrete i comportamenti violenti ed ogni tipo di discriminazione, dentro e fuori gli stadi”. Quindi la richiesta: “Ci attendiamo quindi un chiarimento da parte delle istituzioni francesi ed una presa di posizione netta della nostra diplomazia verso espressioni di qualunquismo che dovrebbero indignare tutti gli italiani, a prescindere dall’essere tifosi o meno e dai colori delle proprie bandiere”.


https://www.ilfattoquotidiano.it/2021/11/0...-lazio/6375911/

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view post Posted: 4/11/2021, 18:15 Il Milite Ignoto e la lezione al Paese - »Patria e Nazione
Ho voluto inserire due articoli. Il secondo, scritto da Biloslavo, ch'io ritengo eccellente giornalista, mi ha deluso un pochino. Sarebbe stato meglio lasciare fuori il covid, ma capisco anche che l'autore scrive per il giornale di Minzolini...

Il Milite Ignoto
Dopo la 1ª Guerra Mondiale, le Nazioni che vi avevano partecipato vollero onorare i sacrifici e gli eroismi delle collettività nella salma di un anonimo combattente caduto con le armi in pugno.

L'idea di onorare una salma sconosciuta risale in Italia al 1920 e fu propugnata dal Generale Giulio Douhet.

​Il relativo disegno di legge fu presentato alla camera italiana nel 1921.

Approvata la legge, il Ministero della guerra diede incarico ad una commissione che esplorò attentamente tutti i luoghi nei quali si era combattuto, dal Carso agli Altipiani, dalle foci del Piave al Montello; e l'opera fu condotta in modo che fra i resti raccolti ve ne potessero anche essere di reparti di sbarco della Marina.

Fu scelta una salma per ognuna delle seguenti zone: Rovereto, Dolomiti, Altipiani, Grappa, Montello, Basso Piave, Cadore, Gorizia, Basso Isonzo, San Michele, tratto da Castagnevizza al mare.

Le undici salme, una sola delle quali sarebbe stata tumulata a Roma al Vittoriano, ebbero ricovero, in un primo tempo, a Gorizia, da dove furono poi trasportate nella Basilica di Aquileia il 28 ottobre 1921. Qui si procedette alla scelta della salma destinata a rappresentare il sacrificio di seicentomila italiani.

La scelta fu fatta da una popolana, Maria Bergamas di Gradisca d'Isonzo, il cui figlio Antonio si era arruolato nelle file italiane sotto falso nome essendo suddito austro-ungarico, caduto in combattimento nel 1916. La salma dell'Ufficiale fu recuperata al termine del combattimento e tumulata. Il S.Ten. Antonio Bergamas fu ufficialmente dichiarato disperso quando un violento tiro di artiglieria sconvolse l'area ove era stato sepolto e, conseguentemente, non potendosi più riconoscere la la sepoltura, l'Ufficiale fu giuridicamente dichiarato disperso. La bara prescelta fu collocata sull'affusto di un cannone e, accompagnata da reduci decorati al valore e più volte feriti, fu deposta in un carro ferroviario appositamente disegnato.

Le altre dieci salme rimaste ad Aquileia furono tumulate nel cimitero di guerra che circonda il tempio romano.

Il viaggio si compì sulla linea Aquileia-Venezia-Bologna-Firenze-Roma a velocità moderatissima in modo che presso ciascuna stazione la popolazione ebbe modo di onorare il caduto simbolo.

La cerimonia ebbe il suo epilogo nella capitale. Tutte le rappresentanze dei combattenti, delle vedove e delle madri dei caduti, con il Re in testa, e le bandiere di tutti i reggimenti mossero incontro al Milite Ignoto, che da un gruppo di decorati di medaglia d'oro fu portato a S. Maria degli Angeli.

Il 4 novembre 1921 il Milite Ignoto veniva tumulato nel sacello posto sull'Altare della Patria.

Al Milite Ignoto fu concessa la medaglia d'oro con questa motivazione:

"Degno figlio di una stirpe prode e di una millenaria civiltà, resistette inflessibile nelle trincee più contese, prodigò il suo coraggio nelle più cruente battaglie e cadde combattendo senz'altro premio sperare che la vittoria e la grandezza della patria."

www.esercito.difesa.it/storia/pagine/il-milite-ignoto.aspx

Il Milite Ignoto e la lezione al Paese diviso su tutto
4 Novembre 2021 - 06:00
Amor di Patria, sacrificio, unità e identità nazionale, libertà sono le pietre miliari scolpite nella nostra storia, che ancora oggi, 100 anni dopo, risuonano più che attuali nel ricordo del Milite ignoto
di Fausto Biloslavo

Amor di Patria, sacrificio, unità e identità nazionale, libertà sono le pietre miliari scolpite nella nostra storia, che ancora oggi, 100 anni dopo, risuonano più che attuali nel ricordo del Milite ignoto.

Il 4 novembre di un secolo fa l'Italia vittoriosa nella Grande guerra, ma segnata nelle carni dalla tragedia di 651mila caduti, li onorava tutti chinando il capo davanti alle spoglie di un soldatino senza nome. Non un generale che dalle retrovie mandava al macello i suoi uomini o un politico che cavalcava la guerra senza avere mai sentito sibilare una pallottola. Il milite ignoto è un fante che aveva sputato sangue e sudore nel fango delle trincee scelto da una madre distrutta dal dolore per la perdita del figlio giovanissimo fra una sfilza di bare con i resti di caduti mai identificati.

In tempi di pandemia, di rifiuto dei vaccini e di cortei No pass il soldatino senza nome dovrebbe ricordare a tutti, da una parte e dall'altra della barricata, il senso di comunità nazionale.

E farci capire che maggioranza silenziosa o minoranza rumorosa, diritto dei tanti o egoismo di pochi dobbiamo vincere assieme la guerra invisibile che ancora tormenta l'Italia e il mondo intero. Il milite ignoto era un uomo del popolo che un po' costretto, un po' spinto dal patriottismo e dalla speranza di portare la pelle a casa ha fatto l'Italia con il suo sacrificio. Non è di destra, né di sinistra, ma un simbolo per tutti. Cento anni dopo possiamo e dobbiamo onorarlo ricordando che ci siamo battuti assieme contro il virus cinese, che ha falciato 130mila fratelli d'Italia, in gran parte con altre patologie, ma che senza la pandemia avrebbero potuto essere in gran parte ancora a lungo fra noi. E nella stragrande maggioranza cerchiamo di uscirne assieme con un vaccino, che necessariamente, non avendo la sfera di cristallo, deve essere un atto di fede nella scienza e di speranza. In tanti non ci credono e pensano di vivere in una «dittatura sanitaria» che limita la libertà via green pass. Non vanno demonizzati o considerati disertori da fucilare alla schiena come nel carnaio della Grande guerra. Pure loro, però, dovrebbero meditare sull'esempio del Milite ignoto, che non era un kamikaze e forse avrebbe voluto la libertà di scegliere se andare a morire sul Carso oppure no, ma è partito lo stesso fra mille dubbi e paure combattendo per liberarci da un nemico straniero. Da allora ad oggi con altrettanti dubbi e paure solo assieme, uniti, nel rispetto di tutti, senza egoismi o prevaricazioni, possiamo vincere la «guerra», come 100 anni fa.

https://www.ilgiornale.it/news/cronache/mi...to-1986671.html

view post Posted: 29/10/2021, 11:24 Voto sul Ddl Zan e scontri a sinistra - »Società e Mondo Politico
I "franchi tiratori" però sono stati "franchi", cioè hanno voluto evitare l'introduzione di una nuova forma di reato, quello d'opinione...

Ddl Zan: Renzi, 40 franchi tiratori, responsabilità è chiara
Per mesi ho chiesto trovare accordo, hanno voluto lo scontro

ROMA, 27 OTT - "Per mesi ho chiesto di trovare un accordo per evitare di far fallire il ddl Zan.
Hanno voluto lo scontro e queste sono le conseguenze.
Chi polemizza sulle assenze dovrebbe fare i conti con i 40 franchi tiratori. La responsabilità di oggi è chiara: e dire che per Pd e Cinque Stelle stavolta era facile, più facile dei tempi di 'O Conte o morte'. Non importava conoscere la politica, bastava conoscere l'aritmetica". Così il leader di Italia viva, Matteo Renzi ai suoi parlamentari. (ANSA).

https://www.ansa.it/sito/notizie/topnews/2...fee2d036e1.html
view post Posted: 29/10/2021, 09:22 G20: Biden sbarca in una Roma blindata - »Attualità
Con questo G20 a Roma rischiano più i monumenti che i politici...

G20: Biden sbarca in una Roma blindata, vedrà il Papa, Draghi e Mattarella
Atterrato a Fiumicino con la moglie Jill, prevista una bilaterale con il presidente francese Emmanuel Macron

E' atterrato poco dopo le 2.30 all'aeroporto romano di Fiumicino l'aereo presidenziale americano con a bordo il presidente Joe Biden e la first lady Jill.

Biden prenderà parte al vertice del G20 - il primo incontro in presenza dall'inizio della pandemia - prima di dirigersi a Glasgow per il vertice sul clima COP26.

Il presidente statunitense e la first lady Jill saranno ricevuti oggi dal Papa, poi Biden avrà bilaterali con il premier Mario Draghi, col presidente della repubblica Sergio Mattarella e con il presidente francese Emmanuel Macron.

Tra rigide misure di sicurezza la vettura con a bordo il presidente americano e la first lady ha lasciato l'aeroporto di Fiumicino da un settore decentrato intorno alle 02.45 per dirigersi verso Roma, scortata dal lungo corteo di auto presidenziale.

IL PIANO DI BIDEN DA 1.750 MILIARDI - "La prossima settimana si gioca non solo la mia presidenza, ma anche la maggioranza in Congresso e l'eredità di Lyndon Johnson e Franklin Delano Roosevelt": Joe Biden non usa giri di parole per scuotere i democratici in Congresso e convincerli ad appoggiare il suo nuovo piano da 1.750 miliardi di dollari che comprende anche quelli che definisce "investimenti storici" nella lotta ai cambiamenti climatici, pari a oltre 550 miliardi. Un biglietto da visita non da poco prima di volare a Roma per il summit del G20 e a poi approdare a Glasgow per la Conferenza dell'Onu sul clima (la Cop 26).
L'annuncio del nuovo pacchetto di misure arriva in extremis, a pochi minuti dalla partenza. Una partenza rinviata proprio per tentare fino all'ultimo di raggiungere un'intesa e di non presentarsi davanti ai leader mondiali a mani vuote. "Il Paradiso può attendere", titolava ironicamente qualcuno riferendosi al primo appuntamento romano di Biden, quello in Vaticano con papa Francesco. Ma quando l'Air Force One decolla dalla base di Andrew il destino del piano last minute messo a punto dalla Casa Bianca e finanziato da un aumento delle tasse sulle grandi società e sui più ricchi appare ancora in bilico. Con i due senatori democratici centristi - Krysten Sinema e Joe Manchin - che parlano di passi in avanti ma non sciolgono le riserve, rifiutandosi di dire se voteranno o meno il testo. E i loro voti sono fondamentali per l'approvazione.

Una posizione che non solo tiene Biden sulle spine, col rischio di far naufragare definitivamente la sua agenda economica compromettendo il cammino verso le elezioni di metà mandato e quelle presidenziali. Ma che alza ulteriormente la tensione tra i democratici, con l'ala liberal che mal digerisce un piano definito "storico" dal presidente ma di fatto dimezzato rispetto alla prima ambiziosissima stesura, con buona parte delle misure sociali originariamente previste tagliate fuori.
Biden gioca così tutte le carte per tentare di sbloccare la situazione: "L'agenda contenuta in questo piano è ciò per cui 81 milioni di americani hanno votato, e le loro voci vanno ascoltate, non possono essere ignorate", l'estremo appello mentre parla al Paese in diretta tv, prima di involarsi verso il Vecchio Continente. "Certo, questo piano non è tutto quello che ognuno di noi voleva, ma creerà comunque milioni di posti di lavoro e ridurrà il deficit. Qui non si tratta di destra o di sinistra - ha insistito - ma di ripristinare la competitività del nostro Paese affinché possa tornare a guidare il mondo. Non possiamo permettere che il mondo ci passi avanti".


https://www.ansa.it/sito/notizie/speciali/...cc5782667d.html

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