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Guglielmo Oberdan (Wilhelm Oberdank)

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view post Posted on 20/12/2013, 18:50

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Salve a tutti, sono esterno al forum, mi sono intromesso visto che reputo il topic pertinente all'argomento Irredentismo.

Giungo qui in seguito ad una discussione avuta con un amico inerente l'argomento del titolo, Guglielmo Oberdan o Wilhelm Oberdank dato che oggi 20 Dicembre incorre l'anniversario della sua morte tramite impiccagione, avvenuta appunto il 20 Dicembre del 1882.

L'argomento in questione era se considerare Oberdan come un eroe o meno, lui (Oberdan) era Irredentista e senz'altro fiero di essere Italiano, tanto da diventare un simbolo della propaganda nei primi del '900 e nel periodo pre bellico, senza contare che la sua vita parla per se. Il punto è che questo ragazzo con cui parlavo non lo rispetta perchè voleva attentare alla vita di Francesco Giuseppe I° d'Austria e quindi agli Asburgo, e questo ragazzo dice che nella sua città si stava bene quando a regnare c'erano gli Asburgo appunto e che il suo nazionalismo è più vicino ad allora che alla Patria...

Ora, potrei stare a raccontarvi la storia io, ma reputo doveroso postare un link esterno e sopratutto da fonte neutra, girando sul web quella di wikipedia mi pare la più neutrale, dato che altri link vogliono accostare il nome di Oberdan a questa o quella fazione. Ciò che per lui era importante era l'Irredentismo, che venne sentimentalmente "assassinato" con la morte di Garibaldi e l'annessione del Regno d'Italia alla triplice alleanza, e questo scaturi' in lui ciò che portò ad un gesto omicida/suicida.

Qui una sua immagine: http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cultura...lmo-Oberdan.jpg

Qui una canzone che fu usata tantissimo come propaganda Irredentista (tengo a sottolineare che quest'uomo fu un simbolo per questa lotta) precedentemente al primo conflitto mondiale (da notare che la melodia ispirò una canzone della Repubblica Sociale Italiana, titolo "Vogliamo scolpire una lapide"): www.youtube.com/watch?v=FHiTQDrvUMU

Ecco qui la biografia di Oberdan:

Wilhelm Oberdank era figlio illegittimo di Josepha Maria Oberdank, una domestica ed in seguito cuoca di origine slovena di Gorizia, e del soldato veneto Valentino Falcier, arruolato nell'esercito dell'impero austro-ungarico. Quando Falcier abbandonò la Oberdank, questa si sposò con un altro uomo, Franz Ferencich un facchino del porto con quattro figli, che non riconobbe Wilhelm; egli quindi mantenne il cognome della madre. In gioventù italianizzò il proprio nome e cognome in Guglielmo Oberdan per rivendicare la propria italianità.[1] Trascorse i primi anni di vita in una città segnata dai contrasti fra i fedeli all'Austria e gli irredentisti.
Si distinse nelle attività scolastiche frequentando la scuola elementare italiana e nel 1869/70 la "civica scuola reale superiore", una scuola per borghesi. In questi anni inizia a leggere molto, concentrandosi su alcuni scrittori, quali Voltaire, Montesquieu e Mazzini che ne influenzarono la vita. Nel 1877, grazie ad una borsa di studio del comune di Trieste, poté iscriversi al Politecnico di Vienna; trovò alloggio a poco prezzo nella casa di una vedova presso Loiusengasse sulla Wieden. Ben presto divenne una figura di guida tra gli studenti italiani, e durante una festa organizzata da alcuni studenti polacchi, dichiarò la Polonia "quale sorella dell'Italia nella sfortuna".
Nel marzo dell'anno seguente, però, avendo l'Austria proclamato la mobilitazione per occupare militarmente la Bosnia e l'Erzegovina come deciso nel Congresso di Berlino ricevette la chiamata alle armi e dovette interrompere gli studi. Fu assegnato al 22º reggimento di fanteria "Freiherr von Weber".[1] Per non combattere agli ordini dell'Austria Ungheria, decise subito di disertare e, aiutato da organizzazioni patriottiche italiane, la notte tra il 16 e il 17 luglio 1878 disertò, abbandonò Vienna per trasferirsi a Roma dove frequentò i movimenti degli ex garibaldini e quelli irredentisti; poté anche iscriversi all'università, per completare gli studi in ingegneria.
All'ultimo anno fu però costretto ad interromperli poiché, a causa di alcune sue opinioni, il sussidio assegnatogli dallo Stato italiano gli venne revocato. Da li in poi dovette iniziare a darsi da fare per vivere, disegnando per alcuni studi d'ingegneria e traducendo dal tedesco all'italiano per alcuni giornali. Nella sua piccola stanza a Trastevere aveva appesi due ritratti: quello di Gesù e quello di Garibaldi. Mentre leggeva opere del filosofo inglese John Stuart Mill, diveniva sempre più attivo all'interno dei movimenti attivisti. Nel luglio 1879, Oberdan ricevette a Roma un bacio sulla fronte dal suo "idolo", Giuseppe Garibaldi.[1] Alla morte di Giuseppe Garibaldi, avvenuta nel 1882, Oberdan marciò dietro al carro funebre con la bandiera di Trieste al collo per dimostrare il suo lutto.
Nel luglio 1882 Oberdan incontrò Matteo Renato Imbriani, leader del movimento irredentista e co-fondatore dell'associazione Italia irredenta . Qui Oberdan prese la decisione che Trieste potesse essere separata dal dominio austriaco solo grazie al suo stesso martirio. Lo scoraggiamento degli esuli che avevano riposto in Garibaldi le loro speranze spinse Oberdan a organizzare un attentato, assieme ad altri irredentisti (tra cui l'istriano Donato Ragosa, con cui si era sempre mantenuto in contatto), contro l'imperatore Francesco Giuseppe in visita a Trieste in occasione dei 500 anni di dedizione della città all'Austria, la "fidelissima" fin dal 1382. La notte del 2 agosto, lungo il corso di Trieste, un uomo mai identificato lanciò una bomba lungo un corteo di veterani, causando la morte del sedicenne Angelo Fortis ed il ferimento di altre 17 persone.
La sera del 17 agosto, grazie ad una soffiata alla polizia, una bomba del tutto simile venne sequestrata a bordo del piroscafo Lloyd Milano che proveniva da Venezia. Non è dato sapere se la prima bomba fu gettata da Oberdan, ma risulta maggiormente verosimile che questo fatto abbia scatenato in lui la voglia di immolarsi per la patria.[1] Dopo queste prime due bombe, Oberdan cercò di trasportare da Roma a Trieste due ordigni alla "Orsini"; giunse assieme a Ragosa la località Ronchi presso Monfalcone, ma venne arrestato dopo che aveva sparato malamente ad un gendarme trentino, in seguito alla segnalazione di un messo comunale che notò il suo ingresso clandestino in territorio austriaco nei pressi di Versa.
Durante il primo interrogatorio egli si dichiarò come Rossi, ma in seguito, davanti al giudice distrettuale Dandini confessò il suo intento di voler attraversare il confine per recarsi con le due bombe a Trieste. Non essendo lui contento dell'arresto, in quanto voleva essere immolato, si autoaccusò.[1] Il 20 ottobre 1882, davanti all'imperial-regio tribunale della guarnigione di Trieste, Oberdan venne condannato a morte per impiccagione dalla giustizia austriaca per alto tradimento, diserzione in tempo di pace, resistenza violenta all'arresto e cospirazione, avendo confessato le intenzioni di attentare alla vita dell'imperatore Francesco Giuseppe. Il 4 novembre la condanna venne confermata e solo all'alba del 20 dicembre venne impiccato nel cortile interno della caserma grande di Trieste.
Mentre il boia Willenbacher, venuto direttamente da Vienna gli metteva il cappio al collo, Oberdan esclamò: "Evviva l'Italia! Evviva Trieste libera!"[1] Immediatamente dopo la sua morte Oberdan fu elevato al rango di martire. In conseguenza di ciò aumentarono le adesioni al movimento irredentista, e la lotta contro la supremazia austriaca raggiunse il suo picco. Durante la prima guerra mondiale, la propaganda nazionalista italiana strumentalizzò Oberdan e il suo martirio, al fine di creare un consenso nazionale nella popolazione italiana.

http://it.wikipedia.org/wiki/Guglielmo_Oberdan



Ringrazio anticipatamente chiunque per ogni risposta che verrà data, saluti a tutti!
 
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view post Posted on 24/12/2013, 15:18




Il gesto di Oberdan va inquadrato nella lotta risorgimentale, in cui l'Austria era nemica naturale.
 
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view post Posted on 24/12/2013, 16:32
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CITAZIONE (Mangio la camomilla @ 20/12/2013, 18:50) 
Il punto è che questo ragazzo con cui parlavo non lo rispetta perchè voleva attentare alla vita di Francesco Giuseppe I° d'Austria e quindi agli Asburgo, e questo ragazzo dice che nella sua città si stava bene quando a regnare c'erano gli Asburgo appunto e che il suo nazionalismo è più vicino ad allora che alla Patria...

Questo ragazzo dovrebbe leggere più testi sull'argomento. Abbiamo trattato Oberdan in diversi topic, ma sono da cercare nel forum. Qui c'è un topic sugli Asburgo, circa 25 pagine di storia. Puoi trovare anche le fonti, così magari le mostri al tuo amico.

https://patriottismo.forumcommunity.net/?t=42882887
 
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view post Posted on 31/12/2013, 18:34
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Cavaliere Errante

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Se può interessarvi ho da segnalare un pdf su Oberdan
http://www.ilterritorio.ccm.it/lib/files/t...it_664_pdf_.pdf
 
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GIUSEPPE MAZZINI
view post Posted on 13/9/2014, 14:47




se gli piace l'austria basta che si trasferisca ....fortunatamente per lui a 100 km c'è il confine...ormai siamo tutti europei
 
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4 replies since 20/12/2013, 18:50   542 views
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