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Pisapia sindaco smemorato: non commemora le foibe

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view post Posted on 10/2/2015, 08:46
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Se questo è un sindaco... :coffee:

Pisapia sindaco smemorato: non commemora le foibe
La giunta arancione tace i morti dei partigiani comunisti. Sul sito del comune nessuna traccia della Giornata del ricordo
di Matteo Carnieletto

Ci sono morti di serie A e morti di serie B. Lo scorso gennaio, il comune di Milano ha giustamente ricordato la Shoah, ovvero la morte di milioni di ebrei nei campi di concentramento nazionalsocialisti durante la seconda guerra mondiale.
Era il 27 gennaio.

A poco più di 10 giorni dalla giornata della memoria, la giunta Pisapia - se ci passate il gioco di parole - pare aver perso la memoria. Insomma, Pisapia si dimostra un sindaco smemorato. In buona o cattiva fede non è dato sapere. Tuttavia, c’è un fatto – che spero – verrà smentito dal sindaco: sul sito del comune non è presente nemmeno una riga che ricordi i morti italiani delle foibe. Uccisi perché colpevoli di appartenere ad una nazione, quella italiana, poco gradita a Tito e ai suoi sgherri.

Eppure, Pisapia è un politico parecchio attento alle minoranze (a volte fin troppo). Ma della minoranza italiana barbaramente uccisa dai partigiani comunisti preferisce non parlare.

Nella giunta arancione, che forse è solo un rosso un po’ sbiadito, non c’è spazio per i 10mila morti delle foibe. Sono un macigno. Che ora pesa sulle spalle del sindaco smemorato.

http://www.ilgiornale.it/news/milano/pisap...be-1091435.html

1411544273-pisapia
 
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view post Posted on 16/2/2015, 08:27
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PUGNA PRO PATRIA SEMPER!!!!

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Da gente come lui è inutile aspettarsi qualcosa di diverso!!
 
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view post Posted on 19/2/2015, 07:11
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Cavaliere Errante

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non si e' dimenticato o almeno io non gli credo perche' anche in altre circostanze si e' mostrato scettico verso le foibe, non dico negazionista ma quasi
 
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view post Posted on 25/2/2015, 15:02
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Diciamo però che da parte della destra politica di derivazione missina vi è una propaganda strumentalissima.

A parte che la legge 92 parla di sensibilizzazione dell'opinione pubblica sulla "questione del confine orientale", la quale parte già da prima dei massacri delle foibe... la celebrazione di questa ricorrenza è propagandistica. Io ho visto il video intero (meno di 1 h) sulle celebrazioni che hanno tipo fatto lì ne palazzi del potere... non un acenno alla politica antislava del fascismo italiano. Insomma, è fatta per parlare male del socialismo e instillare un po' di nazionalismo (o di europeismo a seconda) nella popolazione.

Non si parla del fatto che la politica del fascismo italiano nei confronti delle minoranze prevedeva il divieto per i suoi esponenti di parlare la propria lingua in pubblico (mentre in Jugoslavia era consentito... vedasi Telecapodistria, emittente jugoslava in lingua italiana), non si parla dell'invasione (certo decisa dalla Germania, con l'Italia che dovette obbedire) e dell'occupazione italiana della Jugo (con anche crimini di guerra... anche se forse gli italiani ne evitarono ulteriori da parte degli ustascia).



Francamente io ero dell'idea che comunque massacri delle foibe fossero dovuti a una politica jugoslava mirante all'espansione a est tramite espansione a est dei territori a maggioranza slava. Alcuni non sono d'accordo, aprlano di semplici rese dei conti fra partigiani e collaborazionisti dei nazisti (come in Italia del Nord e in tutta Europa). Bisognerebbe capire a questo proposito se 'ste vittime sono state 1.000 o 10.000 (sebbene poi in Italia del Nord si sia arrivati a 10.000-15.000, ma lì si protrassero di più nel tempo).

Poi non si parla del fatto che gli italiani rimasti in Jugoslavia dopo il 1954 non furono uccisi.
 
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tuarek
view post Posted on 26/2/2015, 08:34




xro' il fascismo con le foibe nn centra e la vera strumentalizzazione e' questa, xke' nelle foibe sono finiti anke antifascisti e sacerdoti x ordine di Tito,, istriani e dalmati sono stati bollati come fascisti xke' contrari all'occupazione slovena delle loro terre
 
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view post Posted on 27/2/2015, 20:28
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Però secondo me questa ricorrenza è uno dei capisaldi del passaggio da una posizione ufficiale dello Stato di tipo antifascista e internazionalista del tipo "siamo di nazioni diverse ma abbiamo le stesse idee" a una posizione ufficiale patriottica o nazionalista del tipo "abbiamo idee diverse ma siamo della stessa nazione" in cui l'antifascismo e l'internazionalismo ci sono ma sono subordinati al patriottismo o al nazionalismo, con rischio, per giunta, di scomparsa dei primi(piuttosto preferirei che ci siano solo l'internazionalismo e l'antifascismo).


Poi l'esodo giuliano è stato, nella grandezza tragica della seconda guerra mondiale, un evento minore e un prezzo pagato dall'Italia per la sua alleanza con la Germania (soprattutto per colpa della politica aggressiva di quest'ultimo Stato, con cui tuttavia si era alleata a causa della decisione di invadere l'Etiopia con conseguente attrito con Francia e Regno Unito).

A quest'ultimo proposito, la seconda guerra mondiale pare essere nata, come tutte le guerre o quasi dell'epoca contemporanea, come il classico conflitto fra opposti capitalismi, con i capitalismi tedesco e italiano che reclamavano un allargamento della propria sfera d'influenza (la Germania era priva di colonie mentre l'Italia ne aveva ma meno di Francia e Regno Unito)tramite l'annessione di territori europei (nel caso dell'Italia, l'Albania) e poi la conquista dei territori inglesi in Africa.
 
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view post Posted on 10/3/2015, 09:38
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Cavaliere Errante

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Ma se anche il socialista napolitano parla di colpevoli silenzi, ammettendo che gli assassinii delle foibe non possono essere giustificati, perche' continuare a sostenere l'insostenibile e cercare fatti gia' smentiti da politici e storici? Per amore del partito comunista?

L'europeismo e' solo l'anticamera dell'internazionalismo, un gruppo elitario al potere che vuole omologare ogni cosa con la forza e che impone la sua dittatura sul popolo. Grazie al cielo l'Italia non e' uno stato di tipo internazionalista e ai suoi confini ci tiene!
E immagino che pure tu a casa tua chiudi la porta per non far entrare gli estranei!!!!

Perche' dici che hai visto il video sulle celebrazioni se l'articolo dice che Pisapia non ha commemorato NULLA?
 
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tuarek
view post Posted on 15/3/2015, 09:47




CITAZIONE (i-pod keroro1 @ 27/2/2015, 20:28) 
Però secondo me questa ricorrenza è uno dei capisaldi del passaggio da una posizione ufficiale dello Stato di tipo antifascista e internazionalista del tipo "siamo di nazioni diverse ma abbiamo le stesse idee" a una posizione ufficiale patriottica o nazionalista del tipo "abbiamo idee diverse ma siamo della stessa nazione" in cui l'antifascismo e l'internazionalismo ci sono ma sono subordinati al patriottismo o al nazionalismo, con rischio, per giunta, di scomparsa dei primi(piuttosto preferirei che ci siano solo l'internazionalismo e l'antifascismo).


Poi l'esodo giuliano è stato, nella grandezza tragica della seconda guerra mondiale, un evento minore e un prezzo pagato dall'Italia per la sua alleanza con la Germania (soprattutto per colpa della politica aggressiva di quest'ultimo Stato, con cui tuttavia si era alleata a causa della decisione di invadere l'Etiopia con conseguente attrito con Francia e Regno Unito).

A quest'ultimo proposito, la seconda guerra mondiale pare essere nata, come tutte le guerre o quasi dell'epoca contemporanea, come il classico conflitto fra opposti capitalismi, con i capitalismi tedesco e italiano che reclamavano un allargamento della propria sfera d'influenza (la Germania era priva di colonie mentre l'Italia ne aveva ma meno di Francia e Regno Unito)tramite l'annessione di territori europei (nel caso dell'Italia, l'Albania) e poi la conquista dei territori inglesi in Africa.

la propaganda la fa il comunismo e ki ha qualcosa da nascondere e la sinistra ha perso l'occasione x denunciare quei crimini e tempo ne ha avuto tanto. il fascismo nn centra una fava xke' la politica anti italiana nn e' nata in risposta agli atti dei fascisti ma ha avuto origine con gli Asburgo e poi ha continuato con gli slavi di tito

https://patriottismo.forumcommunity.net/?t=42882887
 
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view post Posted on 21/3/2015, 15:30
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patriota-doc

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QUOTE (i-pod keroro1 @ 25/2/2015, 15:02) 
Diciamo però che da parte della destra politica di derivazione missina vi è una propaganda strumentalissima.

A parte che la legge 92 parla di sensibilizzazione dell'opinione pubblica sulla "questione del confine orientale", la quale parte già da prima dei massacri delle foibe... la celebrazione di questa ricorrenza è propagandistica. Io ho visto il video intero (meno di 1 h) sulle celebrazioni che hanno tipo fatto lì ne palazzi del potere... non un acenno alla politica antislava del fascismo italiano. Insomma, è fatta per parlare male del socialismo e instillare un po' di nazionalismo (o di europeismo a seconda) nella popolazione.

Non si parla del fatto che la politica del fascismo italiano nei confronti delle minoranze prevedeva il divieto per i suoi esponenti di parlare la propria lingua in pubblico (mentre in Jugoslavia era consentito... vedasi Telecapodistria, emittente jugoslava in lingua italiana), non si parla dell'invasione (certo decisa dalla Germania, con l'Italia che dovette obbedire) e dell'occupazione italiana della Jugo (con anche crimini di guerra... anche se forse gli italiani ne evitarono ulteriori da parte degli ustascia).



Francamente io ero dell'idea che comunque massacri delle foibe fossero dovuti a una politica jugoslava mirante all'espansione a est tramite espansione a est dei territori a maggioranza slava. Alcuni non sono d'accordo, aprlano di semplici rese dei conti fra partigiani e collaborazionisti dei nazisti (come in Italia del Nord e in tutta Europa). Bisognerebbe capire a questo proposito se 'ste vittime sono state 1.000 o 10.000 (sebbene poi in Italia del Nord si sia arrivati a 10.000-15.000, ma lì si protrassero di più nel tempo).

Poi non si parla del fatto che gli italiani rimasti in Jugoslavia dopo il 1954 non furono uccisi.

Mamma mia che minestrone! ^_^
Perdonami la critica, ma la tua difesa del comunismo titino non mi convince proprio!
La legge n. 92 del 30 marzo 2004 [forse non l'hai letta bene?] e' chiarissima e non ha bisogno di interpretazioni personali;
Menzioni una televisione privata nata negli anni settanta in una zona dove ancora si parla italiano;
Dubiti riguardo la quantificazione delle morti chiedendoti se '''ste vittime sono state 1.000 o 10.000'' quando esistono elenchi di nomi e cognomi di persone trucidate dai titini.
Parli di fascismo ma ometti di parlare di propaganda asburgica e titina.
Ti consiglio di levare il paraocchi politico e di guardare le cose con un certo distacco, ne giovera' la tua mente e lo spirito.

SPOILER (click to view)
Legge 30 marzo 2004, n. 92

"Istituzione del «Giorno del ricordo» in memoria delle vittime delle foibe, dell’esodo giuliano-dalmata, delle vicende del confine orientale e concessione di un riconoscimento ai congiunti degli infoibati"
pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 86 del 13 aprile 2004


Art. 1.

1. La Repubblica riconosce il 10 febbraio quale «Giorno del ricordo» al fine di conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale.

2. Nella giornata di cui al comma 1 sono previste iniziative per diffondere la conoscenza dei tragici eventi presso i giovani delle scuole di ogni ordine e grado. È altresì favorita, da parte di istituzioni ed enti, la realizzazione di studi, convegni, incontri e dibattiti in modo da conservare la memoria di quelle vicende. Tali iniziative sono, inoltre, volte a valorizzare il patrimonio culturale, storico, letterario e artistico degli italiani dell’Istria, di Fiume e delle coste dalmate, in particolare ponendo in rilievo il contributo degli stessi, negli anni trascorsi e negli anni presenti, allo sviluppo sociale e culturale del territorio della costa nord-orientale adriatica ed altresì a preservare le tradizioni delle comunità istriano-dalmate residenti nel territorio nazionale e all’estero.
3. Il «Giorno del ricordo» di cui al comma 1 è considerato solennità civile ai sensi dell’articolo 3 della legge 27 maggio 1949, n. 260. Esso non determina riduzioni dell’orario di lavoro degli uffici pubblici né, qualora cada in giorni feriali, costituisce giorno di vacanza o comporta riduzione di orario per le scuole di ogni ordine e grado, ai sensi degli articoli 2 e 3 della legge 5 marzo 1977, n. 54.
4. Dall’attuazione del presente articolo non devono derivare nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica.

Art. 2.

1. Sono riconosciuti il Museo della civiltà istriano-fiumano-dalmata, con sede a Trieste, e l’Archivio museo storico di Fiume, con sede a Roma. A tale fine, è concesso un finanziamento di 100.000 euro annui a decorrere dall’anno 2004 all’Istituto regionale per la cultura istriano-fiumano-dalmata (IRCI), e di 100.000 euro annui a decorrere dall’anno 2004 alla Società di studi fiumani.

2. All’onere derivante dall’attuazione del presente articolo, pari a 200.000 euro annui a decorrere dall’anno 2004, si provvede mediante corrispondente riduzione dello stanziamento iscritto, ai fini del bilancio triennale 2004-2006, nell’ambito dell’unità previsionale di base di parte corrente «Fondo speciale» dello stato di previsione del Ministero dell’economia e delle finanze per l’anno 2004, allo scopo parzialmente utilizzando l’accantonamento relativo al medesimo Ministero.
3. Il Ministro dell’economia e delle finanze è autorizzato ad apportare, con propri decreti, le occorrenti variazioni di bilancio.

Art. 3.

1. Al coniuge superstite, ai figli, ai nipoti e, in loro mancanza, ai congiunti fino al sesto grado di coloro che, dall’8 settembre 1943 al 10 febbraio 1947 in Istria, in Dalmazia o nelle province dell’attuale confine orientale, sono stati soppressi e infoibati, nonché ai soggetti di cui al comma 2, è concessa, a domanda e a titolo onorifico senza assegni, una apposita insegna metallica con relativo diploma nei limiti dell’autorizzazione di spesa di cui all’articolo 7, comma 1.

2. Agli infoibati sono assimilati, a tutti gli effetti, gli scomparsi e quanti, nello stesso periodo e nelle stesse zone, sono stati soppressi mediante annegamento, fucilazione, massacro, attentato, in qualsiasi modo perpetrati. Il riconoscimento può essere concesso anche ai congiunti dei cittadini italiani che persero la vita dopo il 10 febbraio 1947, ed entro l’anno 1950, qualora la morte sia sopravvenuta in conseguenza di torture, deportazione e prigionia, escludendo quelli che sono morti in combattimento.
3. Sono esclusi dal riconoscimento coloro che sono stati soppressi nei modi e nelle zone di cui ai commi 1 e 2 mentre facevano volontariamente parte di formazioni non a servizio dell’Italia.

Art. 4.

1. Le domande, su carta libera, dirette alla Presidenza del Consiglio dei ministri, devono essere corredate da una dichiarazione sostitutiva di atto notorio con la descrizione del fatto, della località, della data in cui si sa o si ritiene sia avvenuta la soppressione o la scomparsa del congiunto, allegando ogni documento possibile, eventuali testimonianze, nonché riferimenti a studi, pubblicazioni e memorie sui fatti.

2. Le domande devono essere presentate entro il termine di dieci anni dalla data di entrata in vigore della presente legge. Dopo il completamento dei lavori della commissione di cui all’articolo 5, tutta la documentazione raccolta viene devoluta all’Archivio centrale dello Stato.

Art. 5.

1. Presso la Presidenza del Consiglio dei ministri è costituita una commissione di dieci membri, presieduta dal Presidente del Consiglio dei ministri o da persona da lui delegata, e composta dai capi servizio degli uffici storici degli stati maggiori dell’Esercito, della Marina, dell’Aeronautica e dell’Arma dei Carabinieri, da due rappresentanti del comitato per le onoranze ai caduti delle foibe, da un esperto designato dall’Istituto regionale per la cultura istriano-fiumano-dalmata di Trieste, da un esperto designato dalla Federazione delle associazioni degli esuli dell’Istria, di Fiume e della Dalmazia, nonché da un funzionario del Ministero dell’interno. La partecipazione ai lavori della commissione avviene a titolo gratuito. La commissione esclude dal riconoscimento i congiunti delle vittime perite ai sensi dell’articolo 3 per le quali sia accertato, con sentenza, il compimento di delitti efferati contro la persona.

2. La commissione, nell’esame delle domande, può avvalersi delle testimonianze, scritte e orali, dei superstiti e dell’opera e del parere consultivo di esperti e studiosi, anche segnalati dalle associazioni degli esuli istriani, giuliani e dalmati, o scelti anche tra autori di pubblicazioni scientifiche sull’argomento.

Art. 6.

1. L’insegna metallica e il diploma a firma del Presidente della Repubblica sono consegnati annualmente con cerimonia collettiva.

2. La commissione di cui all’articolo 5 è insediata entro due mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge e procede immediatamente alla determinazione delle caratteristiche dell’insegna metallica in acciaio brunito e smalto, con la scritta «La Repubblica italiana ricorda», nonché del diploma.
3. Al personale di segreteria della commissione provvede la Presidenza del Consiglio dei ministri.

Art. 7.

1. Per l’attuazione dell’articolo 3, comma 1, è autorizzata la spesa di 172.508 euro per l’anno 2004. Al relativo onere si provvede mediante corrispondente riduzione dello stanziamento iscritto, ai fini del bilancio triennale 2004-2006, nell’ambito dell’unità previsionale di base di parte corrente «Fondo speciale» dello stato di previsione del Ministero dell’economia e delle finanze per l’anno 2004, allo scopo parzialmente utilizzando l’accantonamento relativo al medesimo Ministero.

2. Il Ministro dell’economia e delle finanze è autorizzato ad apportare, con propri decreti, le occorrenti variazioni di bilancio.
3. Dall’attuazione degli articoli 4, 5 e 6 non devono derivare nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica.
 
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view post Posted on 25/3/2015, 21:11
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"....Poi non si parla del fatto che gli italiani rimasti in Jugoslavia dopo il 1954 non furono uccisi...."

Ringraziamo commossi
 
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view post Posted on 26/3/2015, 00:14

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CITAZIONE (i-pod keroro1 @ 27/2/2015, 20:28) 
Poi l'esodo giuliano è stato, nella grandezza tragica della seconda guerra mondiale, un evento minore

Verissimo. In tutto l'est europeo si ebbero ingenti spostamenti forzosi di popolazioni (con annesse violenze), per rendere etnicamente più omogenei gli stati entro i confini vecchi o nuovi.
A subire tale sorte furono cme citato gli italiani ("solo" 350mila sfollati e 11mila uccisi) ma i numeri di tedeschi, ungheresi, rumeni e polacchi (sì, persino i "vincitori" polacchi) furono più ingenti.
Si trattava quindi d un utilizzo sistematico della pulizia etnica.
Il giusticazionismo sul caso specifico è ridicolo.
 
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view post Posted on 29/3/2015, 12:08
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Cavaliere Errante

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cioe', non so se ho capito bene, stai dicendo che uccisero piu' tedeschi, ungheresi, rumeni e polacchi che italiani?
 
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view post Posted on 29/3/2015, 19:34

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A seguito della guerra, in tuto l'est europa si avvicendarono ingenti deportazioni e pulizie etniche, che coinvolsero milioni di persone, delle più disparate etnie (tedeschi, polacchi, ungheresi, italiani, romeni, finlandesi) allo scopo di rendere i paesi etnicamente omogenei nei nuovi confini.
http://pages.uoregon.edu/mccole/HIST303Spr...ionAfterWII.jpg
http://en.wikipedia.org/wiki/Polish_popula...1944%E2%80%9346)
Più di 10 milioni di tedeschi (civili) furono deportati da Slesia, Pomerania, Prussia (+ altre centinaia di migliaia da altri territori) e molti caddero vittima di violenza.
Circa un milione e mezzo di polacchi furono cacciati dai territori annessi all'URSS, e anche qua violenze si sprecarono).
Anche 400 mila finlandesi furono scacciati a forza dalla Carelia, il che rappresenta circa 1/10 della popolazione dell'epoca.
Poi ci sono gli italiani, con 350 mila sfollati dalle nostre terre orientali.
Quindi gli ungheresi con oltre 100 mila sfollati dalla Slovacchia e 100 mila dalla Romania, ed i Romeni con qualche decina di migliaia dall'Ucraina.
Si trattava quindi di un disegno generalizzato, nel quale si giustificava la violenza sui civili come mezzo per "fare ordine" ed ottenere "una pace duratura".
Visto che tale destino ha accumunato vincitori e perdenti (esentando a loro volta vincitori e perdenti) con l'unico discrimine delle linee tracciate sulla mappa, NON delle colpe personali delle vittime, è evidente che certo giustificazionismo che vuole far passare le foibe come "una comprensibile reazione" dei poveri slavi oppressi, alle angherie dei cattivoni italiani è completamente pretestuoso.
La violenza contro gli italiani (come verso altre etnie citate) era pianificata.
Si è trattata di pulizia etnica ingiustificabile.
 
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view post Posted on 6/4/2015, 08:41
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Cavaliere Errante

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Capito, ti riferisci all'est europa, adesso il discorso fila e il post mi e' chiaro perche' ero fermo ai fatti della Iugoslavia.

Anche il massacro di Katyn e' un altro di quei disegni di pulizia etnica voluti dal regime comunista e nascosto per mezzo secolo.

Come facciano ad esistere ancora oggi sostenitori e difensori di quel comunismo non riesco a spiegarmelo.
 
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view post Posted on 6/4/2015, 20:54

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Per ingenuità spesso.
Inneggiare alla fratellanza universale è bellissimo, ed a parole questo prometteva il socialismo internazionale.
Poi nei fatti, soprattutto sotto Stalin, si è manifestato come nazionalismo estremo ed etnocentrismo, non diverso dal nazismo.
 
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